Sfasciano gli scooter con le spranghe: il perverso gioco delle baby gang

È sempre più preoccupante il fenomeno delle baby gang a Napoli. Teatro dell’ultimo episodio di violenza è il quartiere di Fuorigrotta, dove un gruppo di ragazzini gioca a sfasciare gli scooter.

A riprendere gli atti vandalici un cittadino, che dal balcone di casa sua ha filmato la bravata dei minorenni e ha inviato il video al consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli. Le immagini mostrano alcuni piccoli bulli assaltare e vandalizzare, armati anche di spranghe, uno scooter parcheggiato.

“Stavolta non si tratta di episodio accaduto in tarda notte – ha detto l’esponente politico – ma con la luce del giorno, eppure non c’è stato alcun intervento da parte delle forze dell’ordine. È sconfortante vedere come orde di ragazzini, animati dalla violenza e dalla scelleratezza, abbiano la meglio sulla civiltà e la cittadinanza agendo indisturbati. Se non si interviene subito si rischia che la situazione sfugga di mano, cosa che tra l’altro sta già avvenendo. Cosa si aspetta allora? Cominciamo ad intervenire seriamente e duramente. Strade più sorvegliate e pattugliate ed interventi dei servizi sociali lì dove i giovani hanno bisogni di educazione alla civiltà e alla legalità.” Le immagini dell’atto teppistico della baby gang napoletanaPubblica sul tuo sito

Pochi giorni fa un altro caso emblematico, nel quartiere Sant’Antonio Abate. Un gruppo di ragazzini fischia, urla, lancia cassette di pieni di cianfrusaglie. Non è una rissa. L’obiettivo della folla è un reparto mobile della polizia: cinque agenti indietreggiando, alzano gli scudi, si difendono ma senza contrattaccare.

Esplodono petardi. La gente in strada osserva, qualcuno fa un video. Nessuno interviene. I più scalmanati sono cinque o sei ragazzini, uno di loro è armato con un lungo bastone. Lanciano oggetti, forse sassi, in direzione dei poliziotti. Poi intonano un canto: “Un solo grido, un solo allarme, sbirro in fiamme”. I presenti ridono.

Tutto si svolge nella serata dei “fucarazzi ‘e Sant’Antuono”. Si tratta di un’antica usanza molto sentita in Campania in cui i cittadini accendono numerosi falò lungo le strade in onore del santo protettore degli animali. Doveva essere solo un modo per onorare il pio eremita, e invece nel quartiere che porta il suo nome la serata si è trasformata nell’occasione per una vera e propria caccia al poliziotto.

Le immagini, riprese da un telefono cellulare, sono fin troppo nitide. I primi secondi mostrano la pattuglia di poliziotti indietreggiare sotto gli insulti e il lancio di oggetti dei cittadini presenti in strada. Sullo sfondo via sant’Antonio Abate, non lontano dalla chiesa di Sant’Anna a Capuana. Alcuni dei ragazzini, dopo essere riusciti a “cacciare” gli agenti, entrano e escono da un portone trascinando alberi e grossi pali, probabilmente da utilizzare per i falò. Non è ancora chiaro se li stessero rubando. In strada si vedono anche bambini, il tutto si svolge in pochi minuti. Intorno alle una di notte, fonti della polizia raccontavano di un bollettino finale con alcuni poliziotti contusi ed episodi simili avvenuti in diverse zone della città. A San Ferdinando è stata aggredita un’altra pattuglia e, spiegano le fonti, ci sarebbero anche dei minori fermati.

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