Prescrizione, il governo barcolla. Renzi: «Non la votiamo». La risposta di Bonafede è furiosa

Prescrizione , è lite furiosa nel governo e nella maggioranza. Renzi proprio non la vuole. Il Pd storce il naso. Ma il M5S va avanti come un bulldozer. Bonafede non vuole sentire ragioni. Ma così non si accorge di mettere seriamente in pericolo il Conte bis. Sulla prescrizione si stanno alzando pericolosamente i toni. Ed è difficile, a questo punto, fare marcia indietro senza perdere la faccia. Oggi, nella maggioranza, se le sono date di santa ragione. Il Palazzo litiga mentre il mondo della giustizia è in subbuglio.  Critiche alla riferma sono arrivate all’apertura dell’anno giudiziario. Mentre gli avvocati penalisti danno vita, ovunque, a proteste.

Ad aprire il fuoco è, in mattinata, Renzi. ”Patti chiari, amicizia lunga: non dite che non ve lo avevamo detto”. Dal palco dell’assemblea Iv a Cinecittà l’ex premier si rivolge al Guardasigilli così: ”A Bonafede dico fermati finché  sei in tempo perché in Parlamento votiamo contro la follia sulla prescrizione. Senza di noi non avete i numeri al Senato e forse neanche alla Camera, rifletteteci bene”. Poco prima, dal palco, stesso concetto da Teresa Bellanova a cui, al solito, viene riservato il ruolo della pasionaria che galvanizza la  platea. ”Noi sosteniamo Conte ma pretendiamo rispetto. E rispetto -chiosa la ministra dell’Agricoltura- significa che non veniamo dopo gli altri, vuol dire un chiaro impianto riformista piùsolido perché questo Paese ha perso 18 mesi con il Conte 1 e non ha più tempo da perdere”.

Apriti cielo. La risposta di Bonafede, affidata a Facebook, è furiosa. “Non accetto ricatti e minacce da nessuno”. Il suo contrattacco a Renzi è anche di carattere personale.”Io non credo che dobbiamo pensarla tutti allo stesso modo, ci  mancherebbe – aggiunge il ministro M5s -: qualcuno dovrebbe semplicemente rendersi conto di non essere più al governo con Alfano e Verdini (che, come noto, hanno una concezione della giustizia lontana anni luce dalla mia). Per troppi decenni, persone oneste di questo Paese hanno ingoiato il boccone amaro della prescrizione”.

Il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, prova mettere pace. “Polemica assurda, riprendiamo il confronto”. Ma le sue buone intenzioni sono subito frustrate dal reggente M5S, Vito Crimi. “Sulla prescrizione siamo sulla strada giusta. Noi andiamo avanti”. Altro che “confronto”.

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