Francia, vandali contro le chiese: distrutte otto statue della Madonna

La crisi del cattolicesimo francese non è solo numerica, ma anche simbolica: il bollettino settimanale registra la distruzione o la compromissione di quasi dieci statue raffiguranti la Vergine Maria che erano posizionate all’interno di alcune chiese.

Opere che sono state vandalizzate e che sono state prese di mira negli ultimi giorni. Un evento sincronico, che non è sfuggito alle autorità ecclesiastiche d’Oltralpe, dove sembra che il laicismo abbia assunto il ruolo di padrone indiscusso. Almeno in certi territori. Gli accadimenti in questione sono avvenuti nel sud della nazione transalpina. Intanto, vale la pena elencare le località interessate dal caso: Artix, Lons, Mourenx e Pau. Ma il fattori che destano preoccupazione sono soprattutto due: la contemporaneità di questi fatti; la costanza con cui azioni di questa tipologia vengono messe in atto nel panorama francese. Un dettaglio analizzato anche da un monsignore, così come riportato da IlTimone, che ha ripercorso anche quanto scritto da France Bleu.

Monsignor Marc Aillet lo ha definito un “pellegrinaggio al contrario”, ipotizzando quindi che dietro la devastazione delle statue sia esistita una vera e propria regia. Del resto, gli attacchi sferrati nei confronti dei luoghi di culto cristiano-cattolici, in Francia, risultano essere quadruplicati. Da dieci anni a questa parte, è possibile notare un aumento delle provocazioni, delle incursioni e di altri episodi teppistici. Il tutto ai danni di chiese, parrocchie, simboli ed oggetti sacri. Qualcuno associa queste manifestazioni d’odio all’ideologia di alcuni emisferi estremisti islamici. Ma è possibile che si tratti di semplici odiatori. “Inoltre – ha aggiunto il presule citato – è sempre la statua della Beata Vergine a essere presa di mira, è un mistero perché è la persona più venerata nella fede cattolica, dopo Dio stesso… Per noi è molto angosciante”. Il tutto va interpretato anche alla luce delle rilevazioni statistiche sul cattolicesimo francese. il numero dei battezzati, per approfondire soltanto uno degli aspetti, è in forte calo. In generale, però, è facile notare come gli ambienti ecclesiastici siano sempre meno rispettati. Una perdita di autorità che può essere attribuita anche al boom del relativismo.

Non si conoscono ancora i nomi di coloro che si sono resi responsabili della “profanazione” – come la chiama Aillet. Le otto statue, comunque sia, sono state danneggiate. Il cardinal Robert Sarah, che avverte da tempo l’Europa sulla crisi d’identità che imperversa per l’intero continente, ha condannato quanto avvenuto – come ripercorso sempre dal mensile di apologetica – chiedendo però ai fedeli cattolici di non replicare mediante il silenzio.

il giornale.it

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