Se il premier di domani si chiamasse Giorgia e fosse donna, madre, cristiana…

A Bologna ascoltavi Giorgia Meloni e la immaginavi premier di domani. Perché sta conquistando testa e cuore di milioni di italiani. Chi con quel video diventato virale voleva farle un dispetto le ha offerto un regalo: donna, madre, cristiana. Altro che ideologismo rosso…

La grandissima folla accorsa ieri in uno straripante teatro EuropAuditorium – e complimenti all’organizzazione di Fdi, nazionale e territoriale – era entusiasta. Ed è da segnalare. E spiega il perché di quei sondaggi sulla credibilità personale che la innalzano a livelli impensabili fino a poco tempo fa. La curiosità per Giorgia si trasforma in consenso. Con un sogno da coltivare. Il primato.

Le scommesse vinte dalla Meloni: nulla è impossibile

Chi avrebbe mai scommesso un soldo bucato sulla ricostruzione della destra italiana in presenza di una Lega forte? Quanti avrebbero mai creduto nella capacità di aggregare vasti settori moderati? Chi credeva nella doppia cifra elettorale nei sondaggi ma anche nelle urne, come ha testimoniato l’ultima elezione in Umbria? Nulla è  impossibile.

Quella della Meloni è un leadership conquistata. E serve anche al centrodestra sovranista offrire al popolo italiano più opzioni, compresa quella per Giorgia premier: competition is competition. E a Palazzo Chigi vada chi ha più voti. Per una donna sarebbe la prima volta a furor di popolo.

La chiave del successo di Giorgia Meloni non sta nelle urla. Anzi, ora che è molto più pacata ma ancora più determinata, prende applausi senza massacrare le sue corde vocali e le orecchie di chi la ascolta. Infilza e demolisce. Abbatte e ricostruisce. Ma sempre con un sorriso e con fermezza. Capace di indignazione e di speranza.

Studiare. In politica, nella politica dei post e dei tweet, non lo fa più nessuno. Ieri, a Bologna, è stato impressionante vedere messi in fila, con straordinaria chiarezza, i numeri della manovra di Conte e quella alternativa di Fdi: dietro le cifre dell’opposizione nazionale le persone, le vite di ciascuno di noi. A partire dal coraggio di dire basta a quel reddito di cittadinanza che si è trasformato in un flop.

Una costante per Giorgia: l’interesse nazionale

Problemi e soluzioni, non slogan. Partendo da una stella polare costante: l’interesse nazionale. E oggi ci sarà il bis alla Camera quando Giorgia Meloni impartirà una lezione di politica a Conte sul salvaStati salvaPoltrona. Del premier, appunto. Quello di oggi.

Sì, anche Giorgia Meloni può ambire a fare il premier. Non ha bisogno di bearsi come Conte di fronte alle telecamere, lei non deve mentire pure a se stessa, perché considera la coerenza il valore della politica.

È ovvio che contro la leader di Fratelli d’Italia alla guida del centrodestra si scatenerebbero sardine e dinosauri. Ma ad occhio non è il tipo da avere paura. È l’alternativa più credibile alla sinistra. Chissà se un sogno non possa trasformarsi in realtà.

Per portare alla vetta del governo della nostra Patria finalmente una donna, assieme alle voci di tutte le donne, di tutte le madri, di tutti i cristiani e tutte le cristiane.

Cone si diceva al tempo della Thachter? “Se vuoi far sapere una cosa dilla a un uomo. Se vuoi realizzarla dilla a una donna”. Sta a vedere che il destino finalmente si schiera da questa parte…

Certo, è l’analisi della tifoseria. Ma trovateli altri leader che abbiano tanti buoni motivi per essere amati. Amati, non temuti.

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