Legato a un albero e massacrato di botte: così un 31enne è stato “punito” per un profilo fake

L’hanno legato a un albero con il nastro adesivo nelle campagne di Villa Literno. Poi l’hanno picchiato. Punito in questo modo, perché la vittima del pestaggio – un 31enne – aveva creato un falso profilo Instagram. E su questo profilo aveva messo la foto di uno dei suoi tre aggressori con una parrucca femminile in testa.

Un affronto che ha spinto il destinatario del “fotomontaggio” e altri due giovani a dare una lezione all’uomo, che era un loro amico. Le fasi dell’aggressione sono state ricostruite. Come riporta l’Adnkronos, hanno condotto il 31enne in aperta campagna sotto la minaccia di una pistola, Si sono sfogati su di lui con calci e pugni, l’hanno legato a un albero per il collo con gli arti immobilizzati con lo scotch. Prima gli avevano sottratto il cellulare e le chiavi dell’auto.

Legato a un albero da tre (ex) amici

I tre autori della violenza – 29, 33 e 34 anni – sono di San Cipriano d’Aversa (Caserta). Ad arrestarli sono stati i carabinieri di Casal di Principe (Caserta). L’episodio si consumò nel giugno scorso. L’accusa per i tre è sequestro di persona, rapina, lesioni personali aggravate e anche minaccia aggravata.

Le minacce dopo l’aggressione

Dopo averlo liberato e pestato, infatti, i tre avevano intimato alla vittima di non denunciare l’aggressione altrimenti avrebbero fatto di peggio. Il giovane fu abbandonato sul posto e costretto a chiedere l’aiuto di un automobilista per tornare a casa. Le indagini sono state supportate dalla testimonianza della vittima e anche da alcune immagini delle telecamere  di sicurezza installate nella zona dell’episodio.

Come riporta il Mattino, il 31enne doveva confessare, ma quella pagina social non l’aveva pubblicata lui, per cui continuava a dire che non c’entrava niente. E che, anzi, appena si era accorto di quel profilo falso, ha avvisato l’amico. Ma evidentemente lui non gli aveva creduto ed è arrivata la resa dei conti.

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