Il Papa pranza coi poveri: bandita la carne di maiale per non infastidire gli islamici

Domenica si è celebrata la terza giornata mondiale dedicata ai poveri, un tema sicuramente molto sentito da Papa Francesco.

Del resto, già nella scelta del nome dopo la sua elezione avvenuta sei anni fa è possibile rintracciare una delle chiavi più importanti del suo pontificato. Ed in questi giorni Bergoglio ha voluto dare ampio risalto a questo appuntamento.

Vicino il colonnato del Bernini, è stato montato un presidio sanitario che ha dato cure gratis a chi ne aveva più bisogno, alla vigilia della giornata dedicata ai poveri è stato inaugurato un nuovo dormitorio.

Qui soggiorneranno i poveri del quartiere, all’interno di uno stabile ottocentesco non lontano da piazza San Pietro e gestito dalla comunità di Sant’Egidio e dall’Elemosineria del Papa. Il Pontefice ha fatto visita a queste strutture, dove ha incontrato gli ospiti e si è intrattenuto con alcuni di loro.

Momento più importante di questa settimana è stato il pranzo tenuto in occasione della giornata mondiale dei poveri, all’interno dell’aula Paolo VI. Ed in questa domenica è stata ben riscontrabile il doppio binario verso cui si muovono i discorsi del pontefice: da un lato la durezza contro gli stili di vita odierni, la condanna alla povertà ed alla cultura dello scarto, dall’altro l’ossequiosa attenzione, quasi maniacale nel dettaglio, a non lasciare nessuno fuori dai suoi discorsi.

Ed infatti nel pranzo con 1.500 poveri della capitale, anche il menu rispecchiava questa impostazione. Così come riportato da LaPresse, tra i pasti consumati assieme a quelli che Bergoglio ha chiamato “vecchi amici”, non figurava carne di maiale. Ad essere serviti invece sono stati, come secondo, dei bocconcini di polli con crema di funghi e patate.

Una scelta quindi ben precisa, non certamente casuale e che ha richiamato nella mente, seppur le situazioni erano alquanto differenti, le polemiche sui tortellini arrivate nei giorni scorsi da Bologna, lì dove l’arcivescovo si è schierato a favore dei cosiddetti “tortellini dell’accoglienza”, fatti senza carne di maiale.

Nei suoi discorsi poi, come detto in precedenza, Papa Francesco ha richiamato alla condanna contro la cultura dello scarto ed ha sottolineato l’importanza di non dimenticare nessuno: “Nella smania di correre, dà fastidio chi rimane indietro – ha affermato il pontefice – Quanti anziani, nascituri, persone disabili, poveri ritenuti inutili. Si va di fretta, senza preoccuparsi che le distanze aumentano, che la bramosia di pochi accresce la povertà di molti”.

“Nella vita, però – ha concluso il Papa – a crollare sono le cose penultime, non le ultime: il tempio, non Dio; i regni e le vicende dell’umanità, non l’uomo”.

il giornale.it

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