Ora Di Battista rifà la valigia e se ne parte per l’Iran

Che fine ha fatto Alessandro Di Battista? Presto detto: dopo il lungo viaggio in Sud America, ora è la volta dell’Asia.

Destinazione Iran. Già, perché l’ex parlamentare del Movimento 5 Stelle è partito martedì sera per la capitale Teheran, dove dovrebbe rimanere fino a Natale.

Il motivo dell’ennesimo viaggio di Dibba cerca di spiegarlo Il Fatto Quotidiano, scrivendo che l’obiettivo dell’ex delfino di Beppe Grillo – fondatore e attuale garante del M5s – sarebbe quello di compiere tutte le ricerche necessarie per la stesura di un nuovo libro dedicato alla politica internazionale.

Insomma, gli esteri come “nuova” grande passione Di Battista, che pare però sempre meno attento e interessato alle vicende politiche italiane, specialmente quelle che riguardano da vicino il suo partito, al governo – seppur con due partner differenti – da oltre un anno e mezzo. E in totale disfacimento, visto le debacle elettorali inanellate.

Non è infatti un mistero che l’ex deputato grillino sia desaparecido dalla scena politica nostrana da molto tempo: recentemente, seppur per problemi familiari, ha saltato a piè pari anche la kermesse di Italia 5 Stelle in quel di Napoli. E non è neanche un mistero che Di Battista sia stato estremamente contrario all’inciucio che ha portato alla formazione e all’insediamento dell’esecutivo tra il “suo” Movimento e il Partito Democratico, storico avversario politico. E in più occasioni, infatti, ha espresso la sua contrarietà con lunghi e piccati post sulla propria bacheca Facebook.

Il caso Di Battista, se vogliamo, è emblematico del caos che ha travolto – e continua a travolgere – l’interno Movimento 5 Stelle. Subito dopo le Politiche del 4 marzo 2018 – in occasione delle quali non si è candidato – Dibba ha fatto le valigie e insieme alla famiglia (la compagna e il figlio Andrea) se ne è andato in Sud America, come inviato speciale del Fatto e della web tv Loft.

Poi, in seguito al progressivo crollo nei sondaggi del M5s, gli alti papaveri del partito lo hanno richiamato in Italia con la speranza che potesse risollevare le sorti della compagine pentastellata. Ma le cose sono andate sempre peggio, visto che le sue sparate critiche non hanno fatto altro che acuire la crisi dei 5stelle, erodendo ulteriormente il bacino elettorale del Movimento. E allora, dopo averlo fatto tornare, gli hanno messo il “silenziatore” e lui si è fatto da parte. Il tutto nonostante, come recentemente scritto, diversi big 5s gli abbiamo pubblicamente espresso sostegno, invocando proprio Di Battista come nuovo leader al posto di Luigi Di Maio.

Ora, dopo settimane di silenzio, la novità. Un viaggio che lo porta ancora una volta lontano dall’Italia e dalle beghe del Movimento 5 Stelle. Dal quale, evidentemente, vuole sempre più prendere le distanze.

il giornale.it

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