Il governo affossa la videosorveglianza nelle scuole ma stanzia soldi per le manifestazioni con Greta

Il governo affossa la videosorveglianza nelle scuole ma dà soldi per le iniziative “ambientaliste” alla Greta. “Oggi il ministro Lorenzo Fioramonti, braccio armato del governo, ha affossato definitivamente la videosorveglianza. Adducendo la motivazione che il provvedimento ha costi troppo elevati. Ancora una volta, il ministro sceglie di non scegliere, fornendo l’ennesimo assist a crimini orrendi compiuti nei confronti dei più fragili”. Così la candidata a governatore dell’Emilia Romagna Lucia Borgonzoni e Maria Gabriella Saponara senatrice leghista. “L’atteggiamento del governo è vergognoso e tristemente coerente con la linea del governatore Bonaccini. Lui non vuole la video sorveglianza nelle strutture che ospitano persone con fragilità definendola con disprezzo il grande fratello”, concludono i leghisti.

Il governo non spende per la sicurezza nelle scuole
Infatti sul tema della videosorveglianza nelle scuole, il governo è colpevole. Il ministro Fioramonti evidenzia che “risulta essere di estrema delicatezza per diverse ragioni. La fascia di età coinvolta rischia di condizionare la relazione educativa affidata alla sensibilità e alla competenza didattica degli insegnanti. Poi ci sono i costi eccessivi, l’interazione con altro personale scolastico e altri allievi. Già oggi, in caso di segnalazione, la Procura della Repubblica valuta l’immediata installazione di telecamere nascoste come strumento di raccolta delle prove. Ritengo che su questo tema occorra una più approfondita analisi e riflessione”. “L’innovazione”, il secondo pilastro indicato da Fioramonti, “deve essere non episodica ma sistemica. Insomma non deve dipendere dalla capacità di leadership di docenti e/o dirigenti illuminati, che sono bravissimi operatori delle nostre comunità scolastiche”.

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