L’allarme di Capitano Ultimo: “Mi vogliono togliere la scorta”

Non c’è pace per Sergio De Caprio. Il leggendario Capitano Ultimo – questo il soprannome con cui si è fatto conoscere per le sue imprese contro il crimine, come la cattura del boss mafioso Totò Riina – ha pubblicato su Twitter un post per denunciare l’avvio, da parte del Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno, della procedura per la revoca della scorta.

“Nessun pericolo, la mafia non c è più, è stato un gioco. Tutti invitati alla prossima cerimonia: via la tutela al Capitano Ultimo, in fondo se l’è cercata, e basta indagini, non servono più”, il grido di dolore affidato alla rete da De Caprio per far conoscere il suo dramma.

Capitano Ultimo@UltimoUMC

Nessun pericolo, la #mafia non c è più, è stato un gioco.Tutti invitati alla prossima #cerimonia : Via la #tutela al #capitanoultimo , in fondo se l’è cercata, e basta indagini, non servono più. @ritadallachiesa

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2901:42 PM – Oct 8, 2019Twitter Ads info and privacy250 people are talking about this

Sì, perché Ultimo è stato più volte minacciato di morte dalla Mafia, che ha combattuto prima da capitano e poi da sergente dei Carabinieri. Un’intera vista spesa nella lotta al crimine organizzato che meriterebbe maggiore considerazione da parte dello Stato. Che, da circa un anno a questa parte, lo ha tradito, revocandogli la scorta nel settembre 2018. Immediata la reazione di Fratelli d’Italia, che aveva presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere i motivi di questo provvedimento, motivato dal fatto che “non ci sarebbero” stati “particolari segnali di concreto pericolo”. Anche Forza Italia aveva espresso solidarietà ad Ultimo, fino a che il Tar del Lazio non aveva accolto il ricorso del legale del Capitano restituendogli la scorta. Quindi un periodo di relativa tranquillità, almeno fino alla notizia di queste ore. Accolta dal diretto interessato con un grido di dolore risuonato su Twitter.

Decine i messaggi di solidarietà recapitati a De Caprio, tra cui quello di Rita Pavone (“Mio Dio, come è possibile finire così in basso”). Qualcuno si lamenta per i militari che ancora accompagnano Roberto Saviano, mentre commuove il post di un utente, presumibilmente un carabiniere, che si offre insieme a colleghi “in servizio e in pensione per essere la Tua scorta”. Di recente, De Caprio aveva fatto parlare di sé per le dimissioni dalla presidenza del Sindacato dei Carabinieri dopo una querelle con il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Giovanni Nistri, che aveva denunciato Ultimo per diffamazione aggravata.

il giornale.it

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