Assurdo. Ue vieta il rimpatrio anche se il migrante è un delinquente.

Di cosa stiamo parlando? Semplice. Quando si parla di immigrazione, anche Se clandestina, la corte Ue si pone sempre in posizione a favore dell’illegalità.

Ecco che l’ultima notizia riguarda il rimpatrio. Cosa non tanto digerita dal vicepremier leghista.

Leggiamo Il Giornale:

No al rimpatrio nemmeno per questioni di sicurezza se nel Paese di origine rischia la tortura o la vita. Lo ha stabilito la Corte di giustizia Ueche ha fissato una serie di paletti per la revoca o il rifiuto del riconoscimento dello status di rifugiato in uno stato membro.

Secondo i giudici di Lussemburgo, la decisione di revocare o rifiutare lo status di rifugiato non permette quindi di togliere tale status – né i diritti che derivano dalla Convenzione di Ginevra – o di rimpatriare l’extracomunitario se ci sono “fondati timori” che sia perseguitata nel suo paese di origine.

Prevalgono, quindi, i fondamenti della Carta dei diritti fondamentali dell’Ue che vieta il respingimento in un Paese dove la sua vita o la sua libertà possano essere minacciate e dove siano in vigore la tortura e le pene e i trattamenti inumani o degradanti.

A questo punto è intervenuto Matteo Salvini che ancora una volta propone di cambiare l’Europa e la sua direzione con il voto del 26 maggio.

Fonte: ilgiornale

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