Ora il Vaticano “apre” a Salvini: “Si deve dialogare pure con lui”

Il messaggio uscito dalle urne domenica notte è stato sin troppo chiaro

E l’onda d’urto leghista deve essere arrivata anche in Vaticano dove da giorni si dibatte sugli errori della Chiesa cattolica di essersi schierata apertamente in campagna elettorale contro Matteo Salvini e più in generale contro i partiti sovranisti. E, dopo che il cardinale Gerhard Müller ha esternato la propria preoccupazione per le recenti prese di posizione dei vertici ecclesiali, il segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin, ha mostrato una linea più morbida nei confronti del leader del Carroccio. “Si deve dialogare anche con Salvini”, ha ammesso a margine di un evento a Palazzo della Cancelleria.

Uno dei temi che ha maggiormente segnato la campagna elettorale delle elezioni europee è stata l’emergenza immigrazione. Papa Francesco ha più volte criticato le posizioni dei sovranisti e dei partiti di destra condannando, in modo particolare, la decisione del governo italiano di chiudere i porti alle navi delle ong cariche di immigrati. Solo qualche giorno prima del voto, c’era stato uno scambio di accuse a distanza con Bergoglio che accusava l’Occidente per le morti in mare (“Il Mediterraneo sta diventando un cimitero”) e Salvini che gli rispondeva a tono (“La politica di questo governo sta azzerando i morti”) raccogliendo applausi per sé e fischi per il Papa dalla piazza leghista. Qualche giorno prima il Fatto Quotidiano aveva pubblicato un retrosccena in cui si raccontava la difficoltà dello staff di Salvini di riuscire a organizzare un incontro in Vaticano. “Finché non cambia linguaggio e politiche – avrebbe detto il Santo Padre – io non posso e non voglio stringergli la mano”. E così non se ne sarebbe più fatto nulla.

Non è verificabile la veridicità del retroscena del Fatto. Anzi, in chiaro, dal Viminale hanno anche fatto sapere che “Salvini non ha mai chiesto un incontro a papa Francesco”. Quel che, però, è sotto gli occhi di tutti sono gli attacchi sistematici dei vescovi e, in particolar modo, del numero uno della Cei, Gualtiero Bassetti, che per tutta la campagna elettorale hanno osteggiato l’operato del governo gialloverde criticando le misure adottate dal vice premier leghista in tema di immigrazione e sicurezza. Il 34,3% incassato dalla Lega alle europee ha spazzato via queste polemiche schierando al fianco di Salvini un terzo dell’elettorato italiano. Così oggi Parolin, a margine di un convegno alla Fondazione Centesimus Annus, ha teso diplomaticamente la mano. “Il Papa continua a dirlo ‘dialogo, dialogo, dialogo’ – ha detto – e perché non con Salvini? Anzi, dialogo si fa soprattutto con quelli che non la pensano come noi e con i quali abbiamo qualche difficoltà e qualche problema. Io sono di questo parere – ha, quindi, concluso – anche con Salvini si deve dialogare”.

il giornale.it

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