Svezia senza più poliziotti. E ora Stoccolma apre agli stranieri

La Police Authority di Stoccolma, organo di autogoverno delle forze dell’ordine nazionali, ha in questi giorni disposto una modifica dei regolamenti che indicano i requisiti che è necessario possedere per divenire poliziotti. Per effetto dell’innovazione deliberata dai vertici dell’autorità, l’arruolamento non sarà più riservato ai cittadini svedesi, ma sarà, da oggi in poi, accessibile anche a quelli di altri Paesi.

L’apertura in questione è stata motivata, spiega l’ufficio-stampa della Police Authority, dalla sempre più significativa carenza di giovani reclute, indispensabili per sostituire gli ufficiali prossimi alla pensione. Secondo i dati forniti dalla medesima istituzione, quest’anno andranno a riposo 888 agenti e, nel Paese scandinavo, non vi sarebbe al momento un numero sufficiente di cittadini disposti a intraprendere la carriera da tutori dell’ordine pubblico.

Ad avviso di Anders Thornberg, massimo dirigente della Police Authority, sempre meno giovani Svedesi sarebbero attratti dalla prospettiva di prestare servizio nelle forze dell’ordine, a causa principalmente della severa selezione riservata agli aspiranti poliziotti (esami scritti e orali di diritto, test psico-fisici e abilità nel nuoto) e dei “bassi stipendi” percepiti dagli agenti di pubblica sicurezza. Ricorrendo all’arruolamento di cittadini stranieri, Thornberg spera quindi di reperire 7mila nuovi funzionari entro il 2024.

In base alle modifiche approvate ultimamente dall’organo di autogoverno della polizia, i cittadini stranieri decisi a entrare nelle file delle forze dell’ordine del Paese nordico non devono necessariamente conoscere la lingua svedese. Le reclute non-autoctone, inoltre, non sono neanche tenute a padroneggiare quella inglese. I rudimenti della lingua in uso nella nazione scandinava verranno impartiti agli stranieri dalle autorità di Stoccolma attraverso un “corso intensivo” di durata non superiore a un anno. Tuttavia, la ricerca all’estero di aspiranti poliziotti si svolgerà all’inizio, precisa la Police Authority, negli Stati vicini che condividono l’identità scandinava: Norvegia e Danimarca. Soltanto a partire dal prossimo dicembre potranno inviare la loro candidatura anche cittadini di altre nazioni.

L’apertura disposta dall’istituzione presieduta da Thornberg ha subito ricevuto il plauso dei sindacati delle forze dell’ordine. Ad esempio, Anna Dennis, vice-segretario della Swedish Police Union, ha salutato l’iniziativa in questione come “necessaria” a scongiurare la “desertificazione dei commissariati”, ma, al tempo stesso, ha esortato il governo a impegnarsi per un significativo aumento dello stipendio medio dei poliziotti svedesi, al fine di invogliare i giovani autoctoni a divenire tutori dell’ordine pubblico.

il giornale.it

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