Firenze, straniero vuole rioccupare casa: donna minacciata con acido

Momenti di tensione ieri sera a Firenze, dove una donna di 43 anni è stata minacciata da un marocchino.

L’uomo pretendeva di rientrare all’interno dell’appartamento che aveva già occupato abusivamente anni prima.

L’episodio si è verificato in un’abitazione di via Pellas, dove la vittima delle intimidazioni, originaria di Imperia, si era da poco sistemata insieme al compagno, un nordafricano.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’aggressore aveva vissuto all’interno dello stabile fino a due anni prima. Deciso ad impossessarsi nuovamente della casa, tartassava da tempo la coppia, che si era a sua volta sistemata abusivamente all’interno dell’appartamento, per farsi rendere ciò che ormai considerava suo.

Le numerose telefonate, tuttavia, non erano sarvite a convincere i nuovi abitanti a cedergli il posto, ragion per cui lo straniero ha deciso di agire con la forza. Presentatosi all’improvviso alla porta dell’abitazione, il marocchino ha sorpreso la 43enne da sola (il compagno non era in casa) e le ha puntato contro un coltello. Non solo. Deciso a rendere ancora più pesanti le proprie intimidazioni, l’extracomunitario ha inoltre minacciato la donna di gettarle addosso dell’acido. Firenze, straniero vuole rioccupare casa: donna minacciata con acidoPubblica sul tuo sito

Il preda al terrore, la 43enne è riuscita a correre in casa e ad afferrare il telefono per chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Informati di quanto stava accadendo, sul posto si sono precipitati i carabinieri della stazione di Firenze, che hanno trovato l’aggressore ancora in casa. Per nulla preoccupato, infatti, lo straniero aveva atteso l’arrivo dei militari tranquillamente seduto.

Perquisito dagli uomini dell’arma il marocchino, un 36enne, è risultato effettivamente in possesso di un coltello a serramanico, subito sequestrato. Nessuna traccia, invece, della sostanza corrosiva con la quale il soggetto aveva minacciato di sfregiare la donna.

Accusato di estorsione, il magrebino è finito in manette per poi essere traferito dietro le sbarre della casa circondariale di Solliciano, dove si trova tuttora in attesa di giudizio.

il giornale.it

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