Migrante. Prima la picchia fino allo stremo. Poi tenta il gesto estremo. Arriva finalmente l’arresto.

Era l’11 marzo, quando lo straniero aveva iniziato a picchiare l’allora fidanzata, una ragazza siciliana di 19 anni.

In seguito ad un’accesa lite, infatti, il magrebino aveva dato in escandescenze aggredendola e pestandola senza pietà con pugni e calci.

La giovane era stata costretta a ricorrere alle cure del pronto soccorso a causa dei vari traumi riportati, tra i quali una frattura all’orbita destra del cranio, che avevano comportato una prognosi di trenta giorni.

Il tunisino, invece, compresa la gravità della situazione, aveva tentato invano di far perdere le proprie tracce. Individuato dagli agenti della questura di Bologna in via Zamboni, era stato tratto in arresto e denunciato con l’accusa di lesioni aggravate.

Una volta tornato libero, comunque, il magrebino ha immediatamente tentato di riallacciare i ponti con la 19enne la quale, dopo il terribile episodio, lo aveva ovviamente lasciato. Lo scorso 21 marzo, lo straniero l’aveva trovata alla fermata del bus e qui erano iniziate nuovamente le minacce e gli spintoni ai danni della ragazza.

Non contento, il migrante l’aveva presa di forza e strattonata, cercando di portarla via con sé. Fortunatamente, la ragazza era riuscita a scappare via e a chiedere aiuto.

Ma la denuncia alla polizia non era bastata ad allontanare da lei il violento, che fino a pochi giorni fa ha continuato a vessarla pesantemente.

Ma finalmente arriva il fermo del tunisino, con alle spalle una lunga lista di precedenti e già condannato, invano, al daspo urbano. Il 27enne è stato arrestato con l’accusa di stalking.

Fonte: Il Giornale

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