“E se i morti fossero italiani?”. I manifesti e l’ultima trovata shock dei buonisti. Il sindaco insorge.

Buonisti e sostenitori dell’accoglienza senza limiti. L’ultima trovata a San Paolo, un piccolo comune della provincia di Brescia.

Obiettivo? Creare dei sensi di colpa negli individui che appoggiano Salvini e la sua politica di immigrazione, con la pubblicazione di manifesti recanti annunci funebri creati ad hoc per simulare la morte in mare di “generici” italiani perché respinti alle frontiere.

“E se quei morti in mare fossimo noi?”, è la domanda che dovrebbe sorgere in chi si sofferma a guardare.

Per far ciò, gli ideatori dello stratagemma propagandistico hanno utilizzato nomi e cognomi abbastanza comuni e diffusi nella zona della provincia di Brescia, così da ottenere un maggiore impatto empatico. Anche le età scelte per i “deceduti” sono tra le più varie: si passa dai 6 anni, fino ad arrivare ai 45.

I luoghi scelti per dar spazio all’ennesima manifestazione buonista sono tra quelli più frequentati dai residenti. Decine di manifesti sono stati infatti affissi nella piazza principale di San Paolo, dinanzi alle scuole e nelle vie più battute.

“Addolorati Nessuno ne danno il triste annuncio. I funerali si svolgeranno nel mar Mediterraneo”, prosegue il manifesto, che anticipa le celebrazioni nella chiesa di Santa Maria del Mare.

Riferimenti al vangelo di Matteo, il cui senso viene stravolto: “Ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito”. “Siamo soltanto nati dal lato giusto del mare”.

A tutto questo risponde il primo cittadino che ha annunciato l’inizio delle indagini per scovare chi ha ideato questo “messaggio macabro”.

Ci si rende conto di aver oltrepassato ogni limite? Ora anche contro gli italiani?

Fonte: Il Giornale

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