Sea Watch, ecco come prendono in giro l’Italia: i “minori” sono nati lo stesso giorno e godono di ottima salute

Dopo giorni di allarmismi sui 47 immigrati a bordo della Sea Watch, dal freddo che avrebbero sofferto sulla nave della Ong alla carenza dei bagni, è toccato sorbirsi anche il continuo richiamo alla presenza di minori a bordo, prima definiti genericamente bambini e poi meglio identificati con un gruppo di 17enne. Nessuno su quella nave è stato in pericolo di vita, nè tantomeno ha avuto problemi di salute tali da richiedere uno sbarco urgente come in casi precedenti.

La beffa più clamorosa però riguarda l’età dei cosiddetti ragazzini a bordo della Sea Watch. Una vera e propria presa in giro che fa crollare tutta la storiella sui ragazzini non accompagnati, con chissà quali storie drammatiche alle spalle. Stando alle dichiarazioni raccolte in fase di registrazione dei dati di ognuno, quei “minori” hanno detto di essere nati tutti il 1 gennaio 2002. Difficile, se non impossibile, smentirli visto che gli uffici anagrafe dei rispettivi Paesi africani, se e quando ci sono, non riusciranno mai a dare un riscontro alle autorità europee. E così fanno fessi gli italiani, ancora una volta.

Con fonte Libero Quotidiano

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