Prima crea il panico e violenza, poi si scusa e torna in libertà. Le sorte ingiusta di un nigeriano.

Ecco cosa accade quando un nigeriano crea attimi di panico in un centro di accoglienza: la giustizia per lui è clemente.

Verona. In tribunale è accaduto l’impossibile. Il nigeriano si è scusato e ha ottenuto il patteggiamento immediato.

Una soluzione veloce e semplice difficile da vedere applicata per un italiano, non trovate?

Ma leggiamo su Il Giornale:

Protagonista della vicenda un 41enne di nazionalità nigeriana, che la scorsa domenica ha dato letteralmente in escandescenze in seguito ad un’animata discussione verificatasi tra le pareti della struttura gestita dalla cooperativa sociale Milonga.

L’uomo, in preda ai fumi dell’alcol, ha tenuto in scacco alcuni stranieri e gli operatori accorsi in loro aiuto, fino a che questi ultimi non si sono visti costretti a contattare le forze dell’ordine per richiederne l’intervento.

Con l’accusa di lesioni, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale, l’africano è finito dietro le sbarre. Durante l’udienza, gli è stato sufficiente scusarsi per ottenere il patteggiamento ad un anno e tornare in libertà.

E voi cari lettori cosa pensate della scelta del giudice?

Fonte: ilgiornale

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