Migranti in Italia, Salvini può opporsi: “È possibile bloccarli in aereo”

“Sarebbe uno scontro politico pesantissimo”. Dalle parti del Viminale sanno bene che la corda non può essere tirata troppo, altrimenti si strappa.

Ma la decisione presa da Conte di accettare una parte dei 49 migranti a bordo delle due Ongsuona alle orecchie di Salvini come una “soluzione senza senso” e lui non è d’accordo. L’irritazione del leghista è tanta, tantissima. Tanto che chi gli è vicino fa notare che nel caricatore del ministro dell’Interno c’è ancora una cartuccia molto pesante: se il premier volesse arrivare allo scontro frontale, troverebbe pane per i suoi denti.

Per capire qual è l’arma segreta del vicepremier occorre fare un passo indietro. Quando venerdì Di Maio aprì all’accoglienza di “donne e bambini”, Salvini si disse immediatamente contrario. “L’Italia ha già fatto la sua parte – era il ragionamento – ora tocca agli altri”. Ma gli “altri” – leggi Germania, Francia, Malta e Ue – hanno fatto pressione per trovare una soluzione europea al destino dei 49 immigrati. Il leghista ribadì di non aver alcuna intenzione di “aprire i porti” e gli alleati non poterono far altro che prenderne atto.

Poi è arrivato lo sgambetto di Conte. Ieri sera a Porta a Porta il premier si è spinto dove mai aveva osato arrivare: quel “li andrò a prendere con l’aereo e li porterò in Italia” è più di una semplice minaccia o di una battuta. È scontato che una volta sbarcati a Malta, i migranti redistribuiti verso il Belpaese saliranno su un charter in direzione Roma. Il presidente del Consiglio con quelle parole sperava di sterilizzare le possibilità di intervento del vice leghista e di abbatterne la resistenza. Ma non è così che funziona.

“Io non autorizzo niente”, ha assicurato infatti Salvini. Stasera è previsto un vertice di governo convocato d’urgenza perché “serve un chiarimento”. Intorno al tavolo, il ministro potrebbe allora vendicarsi per l’accelerazione di Conte e dei grillini. Qualora i migranti partissero in aereo da Malta (“arriveranno in parapendio”, scherza il leghista), il Viminale potrebbe bloccarli in aeroporto. “Tecnicamente possiamo tenerli fermi sull’aereo – fanno sapere al Giornale.it fonti del ministero – perché le procedure di accoglienza e identificazione sono a carico del Viminale”.

In fondo non sarebbe nulla di diverso rispetto a quanto successo questa estate con la nave Diciotti. Quando il Ministero dei Trasporti autorizzò l’attracco della nave a Catania, Salvini impedì comunque lo sbarco dei migranti e li tenne diversi giorni a bordo in porto prima di fargli mettere piede a terra. Può farlo: se è Toninelli a dare l’autorizzazione ad una nave ad attraccare, è però l’Interno dare il via libera allo sbarco. Le regole valgono sui porti così come sugli aeroporti.

Certo, le fonti precisano che “sarebbe uno scontro politico pesantissimo”. Ma la possibilità di tenere tutto in stallo c’è, Conte e Di Maio sono avvisati: Salvini ha modo di rigirare il coltello per tenerlo dalla parte del manico. E lo farà pesare.

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