Salvini: sui migranti parlino la Chiesa e Di Maio, ma alla fine chi decide sono io

Sì all’accoglienza di donne e bambini ma sui migranti resta la linea dura. Lo dice il vice premier e leader politico del M5S Luigi Di Maio in un’intervista. “Se l’Italia avesse fatto come Malta avremmo avuto tutta l’Europa contro – sostiene – Abbiamo dato la disponibilità ad accogliere circa dieci persone: si tratta di donne e bambini e sia Malta sia Sea Watch fanno ostruzionismo, non permettendo lo sbarco e tenendoli a bordo”. E a Sea Watch che lo accusa di essersi accorto del caso dopo due settimane, Di Maio replica: “L’ong la butta in politica. Io, noi come governo, vogliamo che vengano tutelati donne e bambini. Che sbarchino a Malta e li accoglieremo”.

Il Corriere chiede a Di Maio se con la sua uscita sull’accoglienza di donne e bambini abbia voluto scavalcare Matteo Salvini. “Ma no, assolutamente. Non ho sentito Salvini dire che donne e bambini devono rimanere sulle navi – afferma il vice premier – Anzi. Ci siamo sentiti. Sono d’accordo sulla linea dura: non possiamo assumerci da soli i problemi dell’Unione Europea sui migranti”.

Salvini replica a tutti, da Di Maio alla Chiesa
Ma il leader leghista sente il bisogno di riaffermare a modo sua la linea del governo sui migranti. Intervistato dal Messaggero invia un segnale chiaro, anche a Di Maio: sui migranti parlino Di Maio, Fico, la Chiesa, ma “in Italia non arriva proprio nessuno”. Aggiunge Salvini: “Porti chiusi, sbarrati. Giusto che Di Maio parli e che dica il suo pensiero. E va benissimo che parlino pure Fico e Di Battista e che si discuta tra di noi e con il premier Conte, ma in materia di migranti quello che decide sono io”. “Io lavoro per non far partire le donne, i bambini e tutti gli altri dai loro Paesi, e per evitare il rischio che muoiano nel deserto o nel mediterraneo – afferma – Non si possono fare concessioni sui principi e il principio è che qui, se non attraverso i corridoi umanitari e in maniera controllata e legale, non entra più nessuno. Questa è la linea e non si cambia”. Quanto alla posizione della Chiesa, Salvini sostiene: “Alla Cei che critica, dico, sull’accoglienza abbiamo già dato. E comunque solo qualche pretone fa polemica. Vada una mattina in chiesa e vedrà come la pensano i fedeli e anche i parroci”. All’incontro tra i sindaci ribelli e il premier Giuseppe Conte “non parteciperò. Non si può parlare con chi non conosce la materia. Viene tolta l’assistenza sanitaria con questa legge? Ma che bugia! Non è vero proprio. Non si può discutere con chi usa argomenti falsi e ideologici”.

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