Il sindaco arriva con la ruspa. Sgombero immediato campo rom. Ma accade il peggio per gli agenti.

E’ successo di tutto dopo che il sindaco di Gallarate ha orditano lo sgombero immediato dei sinti opitati al Grand Hotel di Somma Lombardo.

Urla, insulti, minacce, lancio di bottiglie di birra e una porta rotta. I sinti hanno preso d’assalto il palazzo del Comune di Gallarate per protestare.

Come racconta VareseNews, una settantina di persone si è radunata nella piazza davanti al municipio per chiedere al primo cittadino Andrea Cassani quale sarà il loro destino dopo che il 6 dicembre scorso il Comune aveva allontanato le famiglie rom dal campo di via Lazzaretto e ordinato la loro sistemazione temporanea in una struttura di Somma Lombardo.

Gli animi si sono accesi e alcuni dei manifestanti si sono scagliati contro una porta finestra del palazzo, rompendone i vetri. Tra le urla e gli insulti, sono state lanciate anche alcune bottiglie di birra.

Inoltre il sindaco e i suoi familiari sono stati minacciati, mentre alcuni giornalisti presenti – tra cui un inviato Rai – sono stati aggrediti per evitare che riprendessero la scena.

“È inaccettabile quanto accaduto oggi di fronte al municipio di Gallarate. Questa gente pretende alloggi popolari?

Siamo con il sindaco Cassani che andrà avanti nella sua battaglia di buon senso per far rispettare la legalità sul suo territorio comunale e per farla rispettare anche alla comunità Sinti che per troppi anni ha imposto le sue regole senza adeguarsi alle nostre. Sosteniamo e continueremo a sostenere l’azione intrapresa da Cassani, avanti così”.

Avanti tutta. Mai fermarsi. Con un buon proposito per l’anno che sta per arrivare!

Fonte: Il Giornale

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