Silvio Berlusconi, la regione in cui Forza italia si suicida: così regalano tutto alla Lega
Per quanto Silvio Berlusconi si impegni in annunci e promesse di rinnovamento di Forza Italia, il suo partito ha tutta l’aria di un Titanic dopo l’impatto con l’iceberg, cioè il voto disastroso dello scorso 4 marzo. Il colabrodo azzurro vede ogni giorno qualcuno scappare nella Lega o in Fratelli d’Italia in tutte le regioni, anche se la coppa di regione più litigiosa la conquisterà quasi per certo il Lazio.
Subito dopo la prova di forza, riuscita, di Matteo Salvini in piazza del Popolo a Roma, i nervi nel partito laziale del Cav sono saltati. Come riporta Italia oggi, la situazione è tra le peggiori possibili: la consigliera regionale Laura Cartaginese è stata espulsa, con atto d’imperio del capogruppo regionale Antonella Aurigemma. Nello scontro si è intromesso Giuseppe Simeone, potente presidente della commissione Sanità della Regione, che ha difeso l’espulsa sbugiardando Aurigemma.
Quella nel Lazio è una rissa alla Tafazzi che sta dilaniando Forza Italia, con tutto il piacere per la nascente Lega locale, pronta a fare da asso pigliatutto alle prossime elezioni regionali. La colpa della consigliera espulsa sarebbe stata quella di non aver votato la mozione di sfiducia, promossa da 12 consiglieri di centrodestra, contro il presidente Nicola Zingaretti. La consigliera però si è difesa bollando come inutile quella mozione, tanto i numeri già non c’erano dall’inizio.
La spaccatura ormai è certificata, così come la totale assenza di Forza Italia nelle prossime candidature. Se Zingaretti dovesse diventare il prossimo segretario del Pd, nel Lazio si andrà a votare nel 2020 e il centrodestra avrebbe già un nome per la presidenza: il leghista Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro e spesso ospite di Porta a porta da Bruno Vespa.