GIANLUIGI PARAGONE: “SONO CURIOSO DI VEDERE SE I MAGGIORI QUOTIDIANI PARLERANNO DEL LAVORATORE LICENZIATO DA TIZIANO RENZI

Io seguo il mood del nuovo giornalismo, dei colleghi, delle redazioni e vi dico: forse non conoscete tutte le notizie, forse non arrivano tutte le notizie, allora siccome La Verità ne ha tirata fuori un’altra voglio vedere se domani sul Corriere, su Repubblica, su La Stampa, qualcuno riprenderà la notizia che ha dato La Verità, il giornale diretto da Maurizio Belpietro”.

Lo ha detto il senatore del Movimento 5 Stelle Gianluigi Paragone durante una diretta su Facebook.

“È la storia di Evans” continua Paragone “un ragazzo nigeriano non in regola, che consegnava giornali per la ditta di Tiziano Renzi, il papà di Matteo. E il giudice stabilì 90 mila euro di indennizzo che lui, questo ragazzo, Evans, non ha mai visto”.

“Questa storia” spiega l’esponente pentastellato “lui l’ha raccontata in un libro dal titolo un po’ roboante: ‘Il mondo deve sentire la mia storia’. Sicuramente il mondo ha altro a cui pensare, però forse i lettori italiani, abituati in questi giorni a sapere tutte le storie che riguardano il mondo del lavoro dei papà dei nostri politici, beh allora forse questa storia, varrebbe la pena di essere raccontata anche dal Corriere, dalla Stampa, da Repubblica”.

“La storia che vuole raccontare questo ragazzo è la storia di Evans, che ha avuto la ‘avventura, forse sventura – scrive il giornale La Verità – di avere come datore di lavoro il celebre babbo di Matteo Renzi, il quale nonostante una sentenza sfavorevole del Tribunale di Genova non ha mai pagato i 90 mila euro che la sua Arturo Srl avrebbe dovuto versare a Evans per ingiusto licenziamento e mancati pagamenti”.

“Allora” conclude Paragone “adesso questa notizia le redazioni dei giornaloni la sanno, come la vorranno trattare? La tratteranno esattamente secondo i criteri che in questi giorni abbiamo visto impartire come canone del giornalismo italiano oppure faranno finta di non sapere?”.

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