La Merkel e il suo piano B: “Ora l’Italia fuori dall’euro. Decida da che parte stare”. Ecco come vuole fregarci.

Come sempre è accaduto nella storia della nostra Europa, si sono formati due schieramenti: gli Stati del nord, schierati compatti contro gli Stati del sud Europa. In questa frangia Germania e Austria sembrano quelle più agitate rispetto alle recenti mosse del Governo italiano.

“Non auspico l’uscita dell’Italia, ma non possiamo sempre essere ricattati. Dunque, devono scegliere una politica di rigore finanziario e stabilità al posto di questa politica di spesa eterna. L’Italia deve decidere da sola cosa vuol fare”, questa una delle tante dichiarazioni di questi ultimi giorni.

Nella più ampia intervista l’esperto tedesco lascia trasparire una certa insofferenza rispetto ai rischi che l’Italia starebbe facendo correre al resto della comunità europea. La principale preoccupazione che traspare è un’eventuale crisi bancaria italiana, cui dovrebbero far fronte tutti gli altri Stati europei. È per questo motivo che Werner Sinn arriva a dire che, rispetto all’ipotesi di Italexit, “la verità è che siamo arrivati ​​in un vicolo cieco, dove non ci sono vie d’uscita più convenienti”.

Il cigno nero preventivato da Paolo Savona non è più dunque quel tabù innominabile, ma è diventato ad oggi addirittura auspicabile per alcuni Stati europei. Nella stessa intervista l’economista tedesco lascia trasparire come in Germania si stia già lavorando, da parte loro, su questo piano B. La soluzione sembra essere una moneta del Nord ipervalutata.

Non più dunque un euro a due velocità, ma un euro solo e forte, circondato dal ritorno di alcune valute nazionali negli Stati del Sud Europa. Nella testa di Werner Sinn vi è infatti uno scenario in cui l’uscita dell’Italia sarebbe solo il preludio dell’abbandono dell’eurozona da parte di Grecia, Spagna e Portogallo.

Come detto, il fermento non è solo dalle parti di Berlino. Il Governatore della Banca centrale austriaca, Ewald Nowotny, è infatti dello stesso avviso.

“L’Italia è in una posizione migliore rispetto alla Grecia, ma il livello del debito è comunque preoccupante, augurando poi che la Banca centrale europea velocizzi la procedura d’uscita da questo modello monetario adattato per un periodo di crisi”.

Voi cosa pensate a riguardo? Stanno tramando per farci fuori?

Fonte: Il Giornale

 

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