Lega e M5s, il retroscena: il rischio di arrivare a un salvabanche

Il terrore del Movimento 5 stelle e della Lega è di fare la fine di Matteo Renzi e Maria Elena Boschi: il “governo del popolo”, infatti, dopo aver fatto una “manovra del popolo” rischia di dover intervenire per salvare le banche messe a rischio sui mercati dalla legge di Stabilità. E proprio prima delle elezioni europee. Insomma, il trionfo immaginato (grazie a reddito di cittadinanza e revisioni delle pensioni) potrebbe trasformarsi in un disastro.

Un declassamento dell’Italia da parte delle agenzie di rating rischierebbe di far entrare in sofferenza alcuni importanti istituti di credito nazionali. Buffagni per i 5 stelle e Giorgetti per la Lega, riporta Francesco Verderami sul Corriere della Sera, ne hanno discusso con Luigi Di Maio e Matteo Salvini: “Entrambi hanno un sistema di relazioni con il mondo delle banche, entrambi temono il baco, entrambi lo hanno detto ai leader di Cinquestelle e Lega, entrambi confidano ancora in una correzione della manovra che eviti i rischi”.

Insomma, se da un lato Di Maio e Salvini non vogliono fare  marcia indietro è vero che il governo si prenderà altro tempo prima di presentare la manovra: bisogna trovare le risorse. Sono stati calcolati anche i proventi di una eventuale tassa sulla cannabis e di una tassa a luci rosse. “Impossibile conoscere il potenziale gettito, e sebbene la legalizzazione del sesso a pagamento facesse parte del programma della Lega è impensabile immaginarla in Finanziaria”, conclude Verderami.

 

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