Manovra, lo spread schizza sopra i 265 punti. Piazza Affari a picco coi bancari

La collisione suiย mercati azionariย era giร  scritta.

Ieri sera, quando il governo ha fissato al 2,4% l’asticella del rapporto deficit/pil, aveva probabilmente messo in conto lo smottamento delle Borse e l’impennata delloย spread. Questa mattina le Borse europee hanno infatti aperto in calo la seduta di contrattazioni sulla scia della situazione politica italiana, all’indomani dell’approvazione della nota di aggiornamento al Def da parte del Consiglio dei ministri, e del conseguente calo diย Piazza Affari. Al contempo il differenziale di rendimento tra il Btp benchmark scadenza dicembre 2028 e il Bund tedesco รจ schizzato in apertura 266 punti base, dai 237 della chiusura di ieri.

In apertura di contraddizioni tutte le principali piazze del Vecchio Continente hanno registrano perdite sulla scia dello strappo diย Matteo Salviniย eย Luigi Di Maioย alle regole europee. Piazza Affari ha avviato gli scambi in calo dell’1,37% ma, trascinata dai titoli bancari, รจ subito scivolata sotto la soglia dei due punti percentuali: il Ftse Mib ha cosรฌ segnato il -2,2% e l’All Share il -2,09%. Adesso i principali mercati dell’Unione europea si aspettano un giudizio netto da parte dei tecnici di Bruxelles che, nei giorni scorsi, avevano apertamente auspicato un rapporto traย deficitย e pil sotto il 2%.ย “Non abbiamo alcun interesse ad aprire una crisi tra l’Italia e la Commissione, ma non abbiamo neanche interesse a che l’Italia non riduca il suo debito pubblico, che rimane esplosivo”, ha subito messo in chiaroย il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici, avvertendo cheย “rilanciare quando c’รจ un debito molto alto, finisce per ritorcersi contro chi lo fa”. Anche se รจ stato scongiurato lo scenario peggiore, ossia quello delle dimissioni del ministro dell’Economia,ย Giovanni Tria, gli investitori sono preoccupati per i numeri contenuti nel Def. Tanto piรน che la manovra finanziaria dovrร  passare anche dal vaglio delle agenzie di rating con i giudizi di Standard & Poor’s e Moody’s previsti a ottobre.

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