Vittorio Feltri a L’aria che tira, lezione a Massimo Giannini che straparla di razzismo: “I nullafacenti…”

Tra gli ospiti della prima puntata della nuova stagione de L’aria che tira di Myrta Merlino su La7 c’era Vittorio Feltri, il direttore di Libero. In diretta, è piovuta la notizia: l’Onu invia degli ispettori in Italia per fronteggiare l’inesistente emergenza-razzismo. Dunque viene chiesto un parere al direttore, che risponde in modo tranchant: “L’Onu è un ente inutile, ciò che dice dunque è pure inutile“.

Dunque, in studio si parlava dell’aumento delle copie vendute di Libero (+10% a giugno, +6% a luglio). Tra gli ospiti anche Massimo Giannini di Repubblica, il quale non ha trovato nulla di meglio da dire che attribuire la crescita delle copie “alla narrazione xenofoba e per certi versi razzista” che dominerebbe in questi giorni l’Italia. Discreta faccia tosta, quella di Giannini, che scrive per quella Repubblica che in quanto a “narrazione”, descrivendo un’Italia razzista e fascistoide, sta sfornando il peggio di sé.

E in un successivo intervento, Feltri risponde a Giannini, tra le righe ma in modo molto netto: “Vorrei far notare che in Italia c’è una massiccia comunità di cinesi, non è mai stato registrato un episodio di razzismo o di intolleranza. Ci sarà un motivo – ha sottolineato il direttore -: vengono qua, lavorano come matti, non si fanno mantenere”. Al contrario, prosegue Feltri, “quando l’Italia si riempie di nullafacenti che gironzolano senza far nulla si creano tensioni e si spaccia per razzismo quella che è una semplice ma evidente rottura di scatole”.

 

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