Ddl anticorruzione, c’è il daspo ai corrotti e l’agente sotto copertura

Ci saranno due importanti novità nel ddl anticorruzione: l’introduzione del daspo ai corrotti e dell’agente sotto copertura.

Il provvedimento, a firma del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, passerà prima al tavolo del Consiglio dei ministri per poi andare all’esame delle Camere.

Luigi Di Maio ha fatto sapere che questo decreto legge “conterrà norme aspettate per anni e non fatte perché la politica aveva paura di farle”.

“Dentro” ha spiegato “ci sono tutte le nostre grandi battaglie, dal daspo per i corrotti all’agente sotto copertura. Toglieremo le mani dalla marmellata a tanti furbi coperti da altri governi”.

“Repubblica” oggi ha anticipato che il testo proposto da Bonafede renderà perpetua l’esclusione dalle commesse pubbliche per i condannati con una pena superiore ai due anni, impedendo così agli imprenditori condannati in via definitiva per corruzione di lavorare con la pubblica amministrazione.

I reati per i quali saranno applicati il Daspo e l’interdizione dai pubblici uffici – secondo quanto si legge nella lista inclusa nella relazione allegata al ddl – sono i seguenti:

– malversazione aggravata dal danno patrimoniale grave
– abuso d’ufficio aggravato dal vantaggio o dal danno di rilevante gravità
– corruzione propria, corruzione attiva
– corruzione per l’esercizio della funzione
– induzione indebita a dare o promettere utilità
– peculato
– concussione
– istigazione alla corruzione
– traffico di influenze illecite

Il ministro della Giustizia Bonafede ha assicurato che “il disegno di legge farà dell’Italia, che ora è il fanalino di coda, il Paese capofila nella lotta alla corruzione a livello internazionale” e ha affermato che si tratta di “una riforma rivoluzionaria”.

“Tutti devono sapere – ha detto – che ci si può fidare nel nostro Paese, che si può investire senza il timore di essere danneggiati da chi usa la corsia preferenziale della corruzione. E che, finalmente, fare i furbi, rivolgersi agli amici degli amici, allungare la mazzetta, sono azioni che apparterranno al passato di questo Paese. Una giustizia che spazzi via per sempre la ‘metastasi’ della corruzione e che si occupi soprattutto del servizio che offre agli italiani”.

L’altra novità che arriverà con il ddl anticorruzione è l’introduzione dell’agente sotto copertura al fine di controllare dall’interno eventuali attività criminali e per rendere più efficaci le indagini.

 

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