Dirigenti Pd assenti ai funerali di Stato. Lucia Annunziata: “Conigli”

“Sono un’elettrice del Pd ma gli esponenti dem sono stati dei conigli“.

Nel suo editoriale a margine dei funerali di Stato delle vittime del crollo del ponte Morandi, a Genova, Lucia Annunziata non le ha mandate a dire. Dopo avere dedicato un articolo al gruppo Benetton con l’inequivocabile titolo “conigli”, la giornalista e direttrice dell’Huffington Post ha scritto un secondo pezzo intitolato “conigli/2” e riferito al gruppo dirigente del Partito Democratico, accusato di “non essere andato in massa ai funerali”.

Nel Pd volano gli stracci. Mentre il partito precipita sempre di più nei sondaggi, persino i giornalisti più vicini all’area dem prendono le distanze. L’ultima in ordine di tempo è stata Lucia Annunziata, da sempre vicina agli ambienti del centrosinistraNell’editoriale scritto a distanza di poche ore dai funerali di Stato delle vittime del crollo del viadotto Polcevera, la giornalista si scaglia così contro i dem. “Oltre ai Benetton, che hanno tentato senza riuscirci di fuggire dall’orrore di Genova, abbiamo scoperto in questi giorni un secondo gruppo di conigli: il Pd. Un’affermazione, questa, che scrivo con particolare dispiacere perché se di Benetton posso scrivere in astratto, del Pd sono una elettrice, e continuo a riconoscermi nella tradizione della sinistra”. Questo l’inizio dello j’accuse della Annunziata, che si chiede come sia possibile che i dem si siano “rifugiati nelle solite versioni classiche dei partiti in difficoltà, cioè che i fischi siano stati una operazione organizzata. Nemmeno Genova dunque ha interrotto la fuga dalla realtà dei dirigenti Pd”, arrivati addirittura a chiedere di aprire un’inchiesta sui fischi.

“Come mai – si chiede la giornalista – il primo partito di opposizione non si è presentato a Genova in tutti i suoi ranghi? […] Non c’erano il segretario di fatto Matteo Renzi, non c’erano il presidente Matteo OrfiniGraziano Del Rio ex ministro delle Infrastrutture, il ligure ed ex ministro della Giustizia, Andrea Orlando, l’ex premier Paolo Gentiloni, e nemmeno altri della storia di questo partito o del sindacato, come Susanna Camusso“, scrive perplessa la Annunziata, che descrive l’assenza come “l’ennesima manifestazione della fuga permanente in una sorta di realtà virtuale in cui il Pd si è rifugiato, dopo la sconfitta elettorale”.

“Quanto ha contato sulla decisione di non andare a Genova – continua la Annunziata – il fatto di essere sotto accusa di connivenza con i Benetton, di dipendenza, oggi e nel passato, dal capitalismo italiano? Accuse da cui il Pd si sta, giustamente, difendendo, denunciando una ‘campagna ingiusta, e fondata fu fake news’. Ma il modo migliore per difendersi era esserci, a Genova, e non solo ai funerali. Esserci a prendersi i pomodori magari, non solo i fischi. Esserci come assunzione di responsabilità – anche degli eventuali errori”, scrive la conduttrice di In 1/2h, che parla di una “fuga dalla realtà” del Pd. IL GIORNALE.IT

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