mmigrazionisti, buonisti e sinistra affarista: ecco chi ha trasformato l’Italia in un Far West, non i populisti

Immigrazionisti, radical chic e falsa Chiesa bergogliana, buonisti, affaristi di sinistra e PD: ecco chi ha trasformato l’Italia in un Far West che rischia di esplodere in violenze e rivolte, non i populisti democraticamente eletti dal popolo italiano. Mattarella se lo metta bene in testa.

Roma, 28 lug – Mattarella ha detto che l’Italia non può essere un far west ove un tizio si arma e spara dal proprio terrazzo, e stava riferendosi all’idiota che, sparando con un fucile ad aria compressa, ha ferito alla schiena una bambina rom di un anno. Un altro imbecille ha dichiarato, intervistato per strada, che il gesto è da approvare. Ma veramente ci stiamo meravigliando dell’esistenza di somari di tal specie? A casa mia si usa dire che la mamma degli imbecilli e sempre incinta, e credo possa bastare. A meno che non si voglia proseguire sul tracciato d’indignazione segnato dai nostri soliti affezionatissimi per il quale questa Italia, ora più che mai, è affetta da una malattia diffusa chiamata “razzismo”.

Mattarella è pure indignato per la barbarie. A noi spiace per le condizioni della bambina e preghiamo affinché la piccola possa rimettersi al più presto, ma l’indignazione, caro presidente, la lasciamo volentieri a lei e a Famiglia Cristiana. Ci pare sciocco, per farla breve, indignarsi per un cretino che con un fucile ad aria compressa ha imitato Tex Willer. Della imbecillità è inutile indignarsi, va solo saputa incanalare nei modi giusti così da renderla innocua. Sarebbe invece opportuno indignarsi per la disonestà intellettuale pianificata a tavolino con cui personaggi che notoriamente non appartengono al gruppo degli imbecilli veicolano concetti e pensieri per lo più assurdi, fuorvianti e poveri di contenuti.

Non ricordiamo prese di posizioni simili, e stiamo parlando di un intervento del Capo dello Stato, quando Pamela Mastropietro venne trovata morta e impacchettata in due valigie, né tantomeno quando sono trapelati i particolari macabri della sua uccisione, sbudellamenti vari e probabile cannibalismo eseguiti da adepti della mafia nigeriana piuttosto avvezzi a riti di tal genere. Non ricordiamo roboanti affermazioni sulla necessità di salvaguardare l’Italia da una deriva violenta e anarcoide quando è stato scoperto che gli animali che si sono divertiti a massacrare la nostra Pamela (e sottolineo nostra perché vi è una fondamentale differenza di sentimenti che proviamo tra chi è nostro connazionale e chi non lo è. Fatevene una ragione) erano arrivati grazie all’enorme flusso di clandestini proveniente dalla Libia e, oltretutto, erano pure stati espulsi varie volte, finendo però per riuscire sistematicamente a sottrarsi all’espulsione. Non ricordiamo prese di posizioni così “strappa core”: ci torna solo in mente la grottesca manifestazione organizzata nella Macerata di Pamela nel Giorno del ricordo delle vittime delle foibe, durante la quale gruppi formati da immigrati analfabeti e cialtroni dei centri sociali inneggiarono al maresciallo Tito ed esposero cartelli indicanti il meticciato come unica via per il futuro. Una persona intellettualmente onesta avrebbe giudicato quel Traini un pazzo criminale da rinchiudere, e non meritevole di essere la causa di una così vasta mobilitazione, perché solo un pazzoide potrebbe pensare di sparare per strada a tutte le persone di colore. Così come il buon senso induce a ritenere altrettanto folle il gesto del tizio che ha sparato alla bambina rom. Ma la propaganda che deve rivoltare la realtà non può permettere l’uso della logica, e così due folli su una popolazione di sessanta milioni di persone si trasformano nell’esempio concreto della violenza razzista che sta trasformando l’Italia nel far west.

In Italia ci sono decine di baraccopoli occupate da rom e sinti. Le persone che vi abitano accanto e nei paraggi sono costrette a vivere, loro malgrado, in una condizione di degrado e di paura. I campi rom sono delle no-go-zone seppur sorgano su suolo pubblico. È il caos e l’illegalità imposta sul territorio di uno Stato sovrano. Molti quartieri di molte città italiane sono praticamente sottratte alla legge, vedi Scampia a Napoli. La differenza che vi è coi campi rom è che la criminalità che imperversa in quei quartieri viene combattuta e in alcuni casi abbattuta, e nessuno osa schierarsi dalla parte dei clan che li controllano in un eccesso di perdonismo. Nel caso dei campi rom, al contrario, è tutto un capire, tutto un accettare, tutto un sorriso e un abbraccio. Integrazione? Veramente qualcuno ne parla ancora? Veramente il Comune di Roma spende 4 milioni di euro per integrare costoro? Veramente la Raggi gli ha proposto 3mila euro a testa per tornare nel loro paese od ottocento euro al mese per pagarsi un affitto? Veramente la politica sta coccolando questi ingrati offrendo loro soldi a fiumi mentre l’Istat certifica i 5 milioni di italiani sotto la soglia di povertà? Se questo fosse un paese razzista, il problema dei campi rom, come delle orde di africani e mediorientali che si riversano nelle nostre città, sarebbe stato risolto anni fa mediante l’uso della violenza. Gli italiani al contrario, e menomale, hanno saputo pazientare assistendo a questo indecoroso teatrino, a questo tiro alla fune con cui certa politica e certa intellighenzia si diverte ad esasperare la pazienza degli onesti cittadini. E siccome Mattarella teme la regressione all’epoca del far west, è il caso di ricordargli che tale condizione di sostanziale anarchia è stata raggiunta già anni fa quando chi governava permise che un numero indefinito di immigrati approdasse clandestinamente sulle nostre coste coadiuvato da strani soggetti chiamati Ong i quali non rispondevano a nessun criterio o legge. E, per rimanere in tema rom e sinti, il far west si è generato quando le amministrazioni locali, in un eccesso di viltà, hanno accettato che migliaia di persone si organizzassero in campi abitativi per lo più abusivi o resi tali e divenuti, nel tempo, delle zone franche in cui avveniva esattamente di tutto.

Ci pare doveroso far sommessamente notare che il criminale che sparò a Macerata per strada, o il pazzo che ha centrato la schiena della piccola rom, è stato assicurato alla giustizia con grande mobilitazione delle coscienze di questo malandato paese, tra appelli e manifestazioni varie. Al contrario, il far west dell’immigrazione, il far west della mafia nigeriana, il far west dello sfruttamento dei minori rom, il far west delle discariche abusive e molti altri far west visibili ad occhio nudo vivendo il paese reale, non risulta siano stati debellati. Anzi, ogni qualvolta qualcuno prometta impegno in tal senso, si scatena la bufera degli indignati a gettone che con grande solerzia devastano i buoni propositi con una correttezza politica che è divenuta ormai inaccettabile oltreché pericolosa. E questo gran pazziare avviene mentre un concetto sinistro si propaga per le menti degli italiani: il paese e il suo popolo non meritano più dignità e rispetto, e dunque è persino ovvio che si trovi alla mercè di chiunque, arrivando qui, decida di piantare la propria bandiera imponendo la propria legge.

Caro Mattarella, l’Italia, a differenza del vecchio far west, non è e non sarà mai una terra occupabile per crearvi delle riserve ove rinchiudervi gli autoctoni. Se ne faccia una ragione.

Lorenzo Zuppini

Con fonte Il Primato Nazionale

 

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