Passa da 15mila euro a 1,3 milioni in 5 mesi e si compra una villa. Renzi sfotte pure: “Ora ho un buon stipendio”

“Compra una villa faraonica a Firenze, chissà con quali soldi. Se devo credere a ciò che leggo sul web, siamo almeno alla settima casa acquistata dalla mia famiglia negli ultimi dodici mesi”. Risponde così l’ex segretario del Pd, con la sua Enews, alle notizie uscite nei giorni scorsi sulla trattativa che sta portando avanti per comprare una nuova casa.

“Da mesi – spiega – stiamo cercando di comprare una bella casa con tre stanze da letto a Firenze, vendendo la nostra bella casa con tre stanze da letto a Pontassieve. Ci sarà da pagare una differenza che copriremo con un mutuo. Tutte le proprietà immobiliari devono essere giustamente denunciate dai parlamentari, in nome della massima trasparenza. Dunque: basterà attendere e verificare – premette -. Ma da tre giorni il web è pieno di spazzatura con commenti stile ‘Chissà a chi ha rubato per farsi la faraonica villa’.

Renzi promette battaglia: “Cercheremo di replicare colpo su colpo chiedendo risarcimento danni per tutte le falsità che leggiamo. Ma più sottile è la critica di chi ti dice: ma perché a gennaio hai detto che avevi solo 15.000 in banca e adesso compri casa? Svelo un segreto. Sono stato eletto parlamentare e prendo un ottimo stipendio. Non avendo più attività di Governo posso avere ulteriori entrate, tutte pubbliche, tutte trasparenti. Queste entrate mi permettono persino di prendere un mutuo. Funziona così – sottolinea con malcelata ironia – da qualche secolo e non solo in Italia”.

“Quello che volevo dire con la pubblicazione del conto corrente è che al Governo uno non si arricchisce come pensano i populisti e i malpensanti. Se fai bene il tuo lavoro finisci che hai 15.000 in banca, sorridente e grato. Se fai altro, ma se non sei al Governo, rispettando le leggi e in modo corretto, è più facile fare soldi. Tutto qui. Comunque a questo punto se chiudo l’operazione immobiliare vi avviso. Potremo decidere in autonomia di far dormire i nostri figli maschi nella stessa stanza o secondo voi dovrò chiedere un’autorizzazione ai giornalisti del Fatto Quotidiano?”.

L’ex segretario del Pd polemizza poi con la maggioranza di governo, rivendicando alcuni meriti al Pd: “Se oggi tre milioni e mezzo di pensionati ricevono la quattordicesima – scrive nella sua enews – dipende dall’ultima nostra legge di Bilancio, quella licenziata dal governo a settembre 2016, quella che introduceva il Rei, il piano Industria 4.0, e appunto gli aiuti per i pensionati più poveri, non è per le dirette Facebook dei due vice premier. Se oggi i dati Istat dicono che la disoccupazione è ai minimi da anni, non è per l’azione di questo governo. Occorrerà una grande, faticosa, battaglia culturale per spiegare che non di solo spot vive l’uomo. Sono pronto a farla, indipendentemente dal ruolo politico”.

 

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