M5S: ‘Nuovo Regolamento contro i privilegi della Politica’

Il M5S introduce un nuovo Regolamento contro i privilegi della Politica.

Lo hanno fatto sapere i pentastellati con un post pubblicato sul proprio blog ufficiale.

“Nella scorsa legislatura – si legge sul Blog delle Stelle – i parlamentari del MoVimento 5 Stelle hanno restituito oltre 23 milioni di euro finanziando il Fondo per il Microcredito alle imprese e contribuendo a creare più di 16.000 posti di lavoro”.

Nella legislatura 2018-2023 i 5Stelle intendono “fare ancora meglio” e hanno quindi ed è per questo che creato un nuovo Regolamento per il trattamento economico dei portavoce eletti nel Parlamento italiano, nel Parlamento europeo e nei consigli regionali.

Questo regolamento è approvato stato Comitato di Garanzia del MoVimento.

E questo, ha sottolineato il M5S, è solo l’inizio in quanto l’intenzione è quella di estendere la nuova disciplina economica a tutti i politici di tutti i partiti facendola diventare obbligo di legge: questo, scrivono i portavoce 5Stelle, “finalmente gli odiosi privilegi della politica”.

“L’obiettivo – prosegue il post – è lo stesso di sempre, cioè garantire il corretto utilizzo dei soldi pubblici nel rispetto dei contribuenti, ma il nuovo Regolamento ci aiuterà a raggiungerlo con ancora maggiore efficienza”.

Il Movimento 5 Stelle ha anche elencato alcuni punti chiave del Regolamento contro i privilegi della Politica.

Li riportiamo di seguito:

– Taglio delle indennità e dell’assegno di fine mandato
– Rinnovato impegno a superare il privilegio dei vitalizi
– Rinuncia a qualsiasi doppie indennità o rimborsi per altre cariche istituzionali ricoperte
– Trasparente e regolare rendicontazione delle indennità, dei rimborsi e delle spese sostenute per l’organizzazione di eventi M5S e delle spese di mandato per collaboratori, consulenze, altri eventi e convegni.

La cifra che i parlamentari dovranno restituire si aggira attorno ai 2mila euro al mese.

I parlamentari, hanno precisato, potranno trattenere un importo forfettario di 3.000 euro mensili, (2.000 per chi risiede in Provincia di Roma) per le spese di soggiorno, vitto, trasporti e telefoniche.

 

 

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