Papa Leone XIV è un ‘figlio di Sant’Agostino’: ecco cosa significa

L’8 maggio 2025, il cardinale statunitense Robert Francis Prevost è stato eletto Papa, assumendo il nome di Leone XIV. È il primo pontefice nella storia proveniente dagli Stati Uniti e il secondo originario delle Americhe, dopo Papa Francesco. La sua elezione è avvenuta al quarto scrutinio del conclave, segnando una scelta significativa per la Chiesa cattolica.
Nato a Chicago, Prevost ha trascorso oltre vent’anni in Perù come missionario, ottenendo la cittadinanza peruviana. Nel 2015 è stato nominato vescovo di Chiclayo da Papa Francesco e nel 2023 è stato elevato a cardinale. Le sue origini italiane sono confermate da documenti che attestano la nascita del suo bisnonno a Sanremo nel 1806 .
Nel suo primo discorso dalla loggia della Basilica di San Pietro, Leone XIV ha indossato le tradizionali vesti papali, tra cui la mozzetta rossa e la stola, segnando un ritorno alla solennità cerimoniale. Ha rivolto un messaggio di pace, esortando a una “pace disarmata e disarmante” e recitando l’Ave Maria prima di impartire la benedizione “Urbi et Orbi” .
Il nuovo Papa ha scelto il nome Leone XIV in onore di Leone XIII, noto per l’enciclica “Rerum Novarum” che affrontava le questioni sociali e del lavoro. Questa scelta indica un impegno per la giustizia sociale e la dignità umana. La messa di insediamento di Papa Leone XIV è prevista per domenica 18 maggio 2025 nella Basilica di San Pietro.
In questi primi giorni di Pontificato si è parlato molto di Papa Leone XIV come ‘figlio di Sant’Agostino’. Cosa significa? Qual è il legame con il Santo della Chiesa?
Papa Leone XIV, nato Robert Francis Prevost, è destinato a rimanere nella storia della Chiesa per molteplici primati. Primo pontefice statunitense, primo Papa con una laurea in matematica, primo appartenente all’Ordine di Sant’Agostino a salire al soglio di Pietro e primo a tenere il discorso post-elezione dalla loggia esterna di San Pietro, rappresenta un crocevia tra tradizione e modernità.
La scelta del nome pontificale “Leone XIV” non è casuale: evoca fermezza, continuità e un rimando alla figura di Leone XIII, Papa delle encicliche sociali. Ma il percorso di Prevost è tutto fuorché canonico. Nato negli Stati Uniti, unisce una formazione scientifica a una vocazione maturata nell’Ordine di Sant’Agostino, erede della spiritualità di Sant’Agostino d’Ippona, figura centrale del pensiero cristiano del V secolo.
Nel recente episodio di un podcast dedicato alla spiritualità, Taccuino celeste, padre Gabriele Pedicino – superiore agostiniano per l’Italia – ha offerto una riflessione sul legame tra la figura del nuovo pontefice e il carisma agostiniano.
L’episodio esplora la storia dell’Ordine e il suo influsso sul cammino spirituale del Papa, evidenziato anche dal motto scelto per il suo pontificato: “In te, Domine, speravi”. Questa frase, tratta dai Salmi, riflette la fiducia radicale in Dio che contraddistingue la tradizione agostiniana.
Anche lo stemma papale racchiude simboli densi di significato: una stella, che rappresenta la luce della verità, e un cuore fiammante, emblema dell’amore divino e della ricerca interiore, tratti distintivi della spiritualità agostiniana.
Papa Leone XIV si presenta così come un pontefice dei tempi nuovi, capace di parlare a una Chiesa globale e in continua evoluzione. La speranza è che la vocazione verso il Santo di Ippona ispiri il suo Pontificato e le azioni.