San Gennaro, liquefazione: la notizia è appena arrivata. Cosa è successo!

La liquefazione del sangue di San Gennaro è uno degli eventi religiosi più enigmatici e suggestivi che si ripetono ogni anno a Napoli, suscitando un mix di devozione e curiosità. Questo fenomeno, che ha luogo tre volte all’anno, continua a suscitare domande e a essere oggetto di riflessione da parte di fedeli e studiosi. La tradizione risale a secoli fa, e la sua origine è avvolta nel mistero. Il sangue di San Gennaro, che viene conservato in una ampolla di vetro, apparentemente solidifica durante l’anno, per poi liquefarsi durante le celebrazioni in alcune date simboliche.
Il fenomeno ha avuto un forte impatto nella vita religiosa e culturale della città di Napoli, diventando un segno di speranza e protezione per i cittadini. Sebbene la Chiesa cattolica non si sia mai pronunciata ufficialmente sulla natura del fenomeno, esso è considerato da molti un segno della speciale intercessione del santo patrono sulla città. Il rito, che si svolge con grande solennità, attira ogni anno migliaia di fedeli e turisti da tutto il mondo, diventando non solo un evento religioso, ma anche una manifestazione di identità per la comunità napoletana.
A Napoli, è avvenuto anche quest’anno il misterioso fenomeno della liquefazione del sangue di San Gennaro. L’annuncio è stato dato alle 18.09 nella Basilica di Santa Chiara, dove si è conclusa la tradizionale processione partita dalla Cattedrale.
La celebrazione e la partecipazione dei fedeli
La funzione è stata officiata dal vescovo ausiliare Francesco Beneduce, mentre il cardinale arcivescovo Mimmo Battaglia, impegnato a Roma in vista del Conclave, non ha potuto presenziare. Il pubblico, numeroso, ha accolto la notizia con un lungo applauso. La processione ha attraversato i vicoli del centro storico, tra ali di folla composta da cittadini e turisti.
Ogni anno, il sabato che precede la prima domenica di maggio, si svolge questo corteo sacro in memoria della traslazione delle reliquie di San Gennaro alle catacombe di Capodimonte. Questa rappresenta la prima delle tre date in cui i fedeli attendono la liquefazione del sangue, evento che la Chiesa non ha mai ufficialmente commentato. Le altre due occasioni sono il 19 settembre, festa liturgica di San Gennaro, e il 16 dicembre, anniversario dell’eruzione del Vesuvio del 1631, che si fermò dopo le invocazioni della città al santo.
La partecipazione istituzionale e il ruolo del sindaco
All’evento ha preso parte anche il sindaco Gaetano Manfredi, che, in qualità di primo cittadino, ricopre anche il ruolo di presidente della Deputazione di San Gennaro, l’organismo laico responsabile della custodia delle reliquie del santo. Il rito, carico di devozione popolare e tradizione, continua a rappresentare un momento significativo per la città di Napoli.