“Ci ha lasciati, grave perdita”. Lutto nella tv, è stato Massimiliano Ossini a dare la triste notizia

Il mondo dello spettacolo piange la scomparsa di Paolo De Zordo, una figura chiave nel panorama della sicurezza montana e un volto noto tra gli appassionati di alpinismo e sci. Sebbene il suo nome possa risultare poco noto al grande pubblico, per la comunità di Cortina d’Ampezzo era un vero e proprio simbolo di dedizione e professionalità. De Zordo ha lasciato un’impronta profonda non solo sugli schermi televisivi, ma anche nei cuori di chi lo ha conosciuto personalmente. Una vita spesa al servizio degli altri, lontano dai riflettori.

Un addio dalla montagna

Lo scorso mercoledì, 14 maggio, Paolo De Zordo è venuto a mancare all’età di 55 anni, lasciando un vuoto incolmabile. Originario di Cibiana, aveva trovato la sua vocazione a Cortina, diventando un punto di riferimento per la sicurezza delle piste da sci. I funerali si svolgeranno il 17 maggio presso la Basilica della Regina delle Dolomiti, un luogo che riflette la sua passione per le montagne. La carriera di De Zordo nella Polizia ebbe inizio a vent’anni, portandolo a lavorare in diverse città, tra cui Bologna e Belluno. La sua eccezionale dedizione gli valse un encomio nel 2015 per il coraggio dimostrato durante i disordini a Bologna. Tuttavia, fu a Cortina che trovò il suo vero scopo, gestendo con abilità il servizio di sicurezza sulle piste.

Dedizione e passione nel servizio

Il vice questore Luigi Petrillo ha usato parole commoventi per descrivere De Zordo, definendolo “un diamante nascosto”. Nonostante la malattia lo avesse allontanato dal suo lavoro negli ultimi tempi, restava attivo nell’organizzazione delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026 e nella formazione delle nuove generazioni. Il suo contributo alla comunità era riconosciuto e apprezzato da tutti. Il Comune di Cortina gli ha concesso la cittadinanza onoraria, attestando il profondo impatto che ha avuto. Inoltre, De Zordo si era fatto conoscere al pubblico partecipando al programma “Linea Bianca”, dove promuoveva temi di sicurezza in alta quota.

L’importanza di un’eredità

Massimiliano Ossini, conduttore televisivo, ha voluto ricordare De Zordo in diretta, definendolo “un vero amico” e sottolineando il suo contributo fondamentale anche nei momenti più difficili. Anche la Questura di Belluno e la società degli impianti di risalita Ista hanno espresso il loro affetto, rimarcando l’enorme valore del suo operato. Paolo De Zordo lascia una figlia, Sara, e un’eredità di valori profondi che continueranno a ispirare chiunque abbia la fortuna di percorrere le piste delle Tofane. Il suo ricordo vivrà nei cuori di chi l’ha conosciuto e ammirato.

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