“Svegliati ti prego”. Malore choc in casa, Luigi se n’è andato nel sonno: lutto in città

Venezia sotto choc per la morte di Luigi Checchini titolare dell’hotel Minerva e Nettuno e di Ca’ Pier. 59 anni, si è spento nella sua a casa per un malore improvviso. A trovarlo sono stati i famigliari. Tantissimi i messaggi di cordoglio arrivati. “Aveva un immenso amore per la città. Chico era capace di idee e visioni, primo ad attivarsi per i 1600 anni di Venezia, compleanno della sua città. Era capace anche di sognare e di volare, sempre se si parlava di Venezia”.

E ancora: “Ha sempre fornito spunti per la nostra categoria, persona attiva, dinamica, ben inserita nel tessuto sociale della città, dedicando particolare attenzione all’ecologia e alla storia di Venezia”. L’avvocato Giorgio Suppiej, il legale della famiglia Checchini, al Gazzettino racconta.

Venezia morto a 59 l'albergatore Luigi Checchini

“Perdiamo un veneziano di razza anche nelle iniziative imprenditoriali – osserva Suppiej – Chico era amico di tutti quelli che volevano conservare la nostra civiltà. Almeno se n’è andato sereno”. Luigi Checchini lascia la moglie Eloana Donà, ed i figli Carlo e Luigina. La data delle esequie non è stata ancora fissata. A stroncarlo potrebbe essere stato un infarto.

Venezia morto a 59 l'albergatore Luigi Checchini

L’arresto cardiaco improvviso si verifica a causa di un’aritmia quando il cuore batte a un ritmo così elevato da cominciare a vibrare, cessando di pompare il sangue al corpo e al cervello. In assenza di un immediato intervento, può portare al decesso nell’arco di pochi minuti. I sintomi dell’infarto fulminante insorgono in maniera repentina.

Venezia morto a 59 l'albergatore Luigi Checchini

Dolore al petto, senso di stordimento, vertigini, sudorazione, fiato corto, nausea, vomito, senso d’ansia travolgente ecc. Data la velocità con cui può dar luogo a complicanze fatali per il paziente, l’infarto fulminante richiede una diagnosi e un trattamento immediati.

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