Il grande giornalista in ospedale d’urgenza: “Si accascia e…” Il dramma

Attimi di apprensione domenica scorsa sul lungomare di San Ferdinando, in provincia di Reggio Calabria, dove il noto giornalista e opinionista Klaus Davi è stato colto da un improvviso malore mentre era impegnato nelle riprese di un servizio sulla criminalità organizzata. L’episodio, che ha immediatamente destato l’attenzione della comunità locale e dei media, ha portato al ricovero del giornalista presso l’ospedale “Maria degli Ungheresi” di Polistena, dove sono in corso accertamenti.

Secondo quanto riferito dallo staff di Davi, il giornalista era giunto a San Ferdinando la mattina stessa per raccogliere materiale e girare video per una nuova puntata dedicata alla ‘ndrangheta. L’inchiesta, come da tradizione del giornalista, mirava a far luce sulle dinamiche criminali che affliggono il territorio calabrese. Nel pomeriggio, mentre si trovava sul lungomare, Davi ha iniziato a sentirsi male, fino a perdere conoscenza. La scena ha attirato l’attenzione di alcuni passanti che hanno immediatamente allertato i soccorsi.

La tempestività dell’intervento del 118 di Polistena ha permesso di stabilizzare il giornalista. Un’ambulanza, intervenuta in codice rosso, ha raggiunto il luogo in circa dodici minuti. Davi è stato poi trasportato all’ospedale di Polistena, dove i medici hanno disposto il ricovero per effettuare ulteriori esami.

Al momento, le condizioni di Davi sono sotto controllo, come confermato dal suo staff, che ha escluso condizioni critiche. Tuttavia, la necessità di approfondire le cause del malore ha prolungato il ricovero, alimentando una comprensibile preoccupazione, soprattutto considerando il contesto in cui è avvenuto l’episodio.

Klaus Davi è da tempo impegnato in inchieste sulla mafia nel sud Italia, con un focus particolare sulla ‘ndrangheta calabrese. Il suo lavoro, spesso svolto in prima linea, lo ha portato a denunciare le dinamiche mafiose in aree critiche della Calabria, guadagnando il rispetto di molti, ma anche attirando critiche. La sua attività investigativa si è tradotta in un confronto costante con contesti complessi e talvolta ostili.

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