Incidente sul lavoro, Vincenzo muore 46enne. La tragica coincidenza

Nella notte tra venerdì 3 e sabato 4 maggio, si è verificato un tragico incidente sul lavoro presso lo zuccherificio di Brindisi. Vincenzo Valente, un operaio di 46 anni impiegato da una ditta esterna, ha subìto l’amputazione di un braccio durante alcuni lavori di manutenzione al nastro trasportatore dello stabilimento, morendo poco dopo a causa delle gravi ferite.

Nonostante il tempestivo intervento dei colleghi, che hanno immediatamente allertato i soccorsi, all’arrivo del 118 non c’era più nulla da fare. Sul posto, i vigili del fuoco hanno collaborato con gli agenti di polizia e gli ispettori dello Spesal per il recupero della salma e l’indagine sulla dinamica dell’accaduto.

Il magistrato di turno è stato informato dell’incidente e ha aperto un’inchiesta per determinare le responsabilità di quanto accaduto. Nel frattempo, sono state raccolte le dichiarazioni dei colleghi di Valente e verificata la sua posizione contrattuale.

Vincenzo, noto nel suo paese per il suo impegno e dedizione al lavoro, non era sposato. Tragicamente, anche suo padre era morto in un incidente sul lavoro anni fa. Oltre a lavorare nell’edilizia, era stato anche impiegato presso l’Acquedotto Pugliese.

La comunità di Brindisi è in lutto e il sindaco Cosimo Maiorano ha espresso il suo cordoglio: “Sono quelle notizie che non vorremmo mai recepire, specialmente quando si tratta di un nostro concittadino. Un pensiero va ai familiari; siamo addolorati. Non è possibile uscire di casa per andare al lavoro e non tornare.”

Questo incidente rappresenta la seconda morte bianca in Puglia in meno di una settimana, dopo il decesso di un altro operaio il 30 aprile. Il sindaco di Latiano ha sottolineato l’urgenza di una normativa più adeguata per prevenire queste tragedie, specie in seguito alla recente ricorrenza del Primo Maggio, giornata dedicata alla riflessione sui diritti e la sicurezza dei lavoratori.

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