ITALIA IN LUTTO, IL TRISTE ANNUNCIO POCO FA: “TROVATO SENZA VITA”

L’Italia è in lutto, dovendo fare i conti con una notizia davvero tremenda, arrivata tutto ad un tratto, inaspettatamente. Purtroppo quello dei decessi improvvisi è davvero uno dei problemi più forti della nostra società e nessuno ne è immune, dunque sia i personaggi famosi che la gente comune. Bastano pochissimi minuti per trovarsi in un incubo ad occhi aperti dal quale si vorrebbe fuggire, sebbene non si possa.

Pochi istanti sono sufficienti affinché un individuo lasci il mondo terreno, gettando nello strazio familiari e amici che non si capacitano di come sia potuto accadere. La cosa diventa di dominio pubblico quando interessa un famoso, portando milioni di utenti a commentare molto rapidamente.

Sui social, corrono veloci notizie di chi, di botto, se ne va, lasciando i suoi affetti di una vita, proprio come è successo nel caso di cui vi parleremo, tra lo sconcerto generale. Impossibile , del resto, restare in silenzio dinnanzi a chi non c’è più. Il pensiero va fisso ai suoi cari, tra mille dubbi che arrovellano il cervello.

Perché è successo tutto questo?  Una domanda che, in alcuni casi, trova una risposta mentre in altri proprio no, perché il protagonista non lascia tracce, come ad esempio, un biglietto atto a motivare il tremendo gesto.

Lui è stato trovato senza vita e la notizia ha raggelato milioni di italiani. Vediamo insieme, in dettaglio, di chi si tratta e cosa è accaduto, nella seconda pagina del nostro articolo, in quanto la notizia del suo decesso è stata un colpo al cuore per tutti noi.

Aveva solo 27 anni e tutta una vita davanti ma ha deciso di togliersela nel penitenziario di  Torre del Gallo a Pavia.  in cui era recluso per una rapina aggravata da motivazioni razziali contro un nigeriano. Purtroppo il mondo della musica è ancora sconvolto per il gesto estremo compiuto dal trapper Jordan Jeffrey Baby, alias Jordan Tinti, che è stato rinvenuto con una corda al collo  nella sua cella della casa circondariale.

Proprio presso il penitenziario di Torre del Gallo a Pavia,  il giovane, stava scontando una pena a 4 anni e 4 mesi  per un reato ai danni di un operaio 42enne  originario della Nigeria. Il cantante aveva  colpito il 42enne in un sottopassaggio della stazione di Carnate (Monza e Brianza),  Jordan Tinti si trovava con un suo amico.

Alla cosa, difatti, aveva partecipato anche il trapper romano Traffik condannato a cinque anni e quattro mesi. Dalla ricostruzione effettuata dagli inquirenti, pare che il 27enne, assieme al suo amico trapper, aveva insultato pesantemente il 42enne dicendogli: “Sei nero ti ammazziamo“.

Il cantante aveva ottenuto, tre mesi fa, un periodo di affidamento terapeutico in una comunità, sospeso dal Tribunale di Sorveglianza che ha disposto il ritorno in cella del giovane trapper. Jordan si era lasciato andare a delle confessioni molto forti, con il suo legale, dicendogli di aver subito abusi durante la sua reclusione.

Lo stesso avvocato ha dichiarato; “Non ho mai avuto un assistito educato con Jordan. Era tutt’altro rispetto a come appariva“. Il legale vuole andarci a fondo, ricostruendo cosa abbia portato il cantante a compiere il gesto estremo. Purtroppo, specie nelle celle, il gesto estremo sta diventando molto diffuso, proprio come avvenuto nel penitenziario di Secondigliano, in Campania, dove un detenuto straniero di 33 anni, senza fissa dimora e condannato per omicidio, si è tolto la vita.

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