Il cane Aron legato e bruciato vivo dal padrone: violenza senza freni, immagini terrificanti

La Lega anti vivisezione ha ottenuto l’affido di Aron, il pitbull bruciato dal padrone a Palermo. “Grazie al lavoro incessante del nostro ufficio legale, non lo lasciamo solo e continueremo a portare avanti la nostra battaglia per lui e per tutti coloro che in questo momento sono in pericolo”, dicono dall’associazione.

“Aron ha superato anche la seconda notte ed è stabile al momento. I medici stanno facendo il possibile perché non senta dolore e perché possa esserci anche una sola speranza. Abbiamo ottenuto dall’autorità giudiziaria l’affido e siamo al suo fianco” scrivono dalla Lav definendolo “un guerriero”. Il cane è stato ricoverato grazie all’intervento di un passante, riportando ustioni su oltre l’80% del corpo e gravi danni agli organi interni.

Aron è stato legato a un palo e bruciato vivo

Il fatto è accaduto nella tarda serata di martedì nei pressi del Giardino Inglese del capoluogo siciliano, su un marciapiede in via delle Croci. L’allarme è scattato intorno alle 22, quando alcuni passanti e residenti hanno notato la scena del cane vivo, legato a un palo delle indicazioni stradali ma in fiamme. Il proprietario, che sarebbe affetto da disturbi psichici, diceva che il canee era posseduto dal diavolo.

I passanti hanno subito fermato l’uomo e allertato le forze dell’ordine che poi hanno fermato il proprietario ma per il cane ormai le ferite erano gravissime.

L’associazione ha sporto denuncia per maltrattamenti

“Siamo con il fiato sospeso, sperando che Aron continui a lottare, nonostante la grande sofferenza che sta provando, e riesca a sopravvivere all’orrore che ha subito – dichiara la Lav – nel frattempo depositiamo una denuncia per maltrattamento e chiediamo al Sindaco di Palermo Roberto Lagalla che dia un segnale forte volto a tutelare tutti gli animali del territorio emanando un’ordinanza che vieti a chi ha compiuto un gesto di tale gravità ed efferatezza di poter detenere altri animali, nonché di prevedere un accertamento sulle condizioni psichiche a tutela anche dell’incolumità pubblica”.

La petizione per aiutare Aron

Nel frattempo, è stata aperta una raccolta fondi per aiutare Aron e a poche ore dal suo lancio, sono già 1.172 le firme raccolte per la petizione ‘Giustizia per il cane bruciato vivo a Palermo‘, lanciata dall’associazione ‘Uniti per salvarli O.d.v.’ su Change.org.

“Siamo profondamente sconvolti e indignati di fronte all’atroce atto di crudeltà perpetrato contro un innocente pitbull nella zona di via delle Croci, nei pressi della chiesa di Santa Maria del Monserrato a Palermo – si legge nella petizione -. Chiediamo la tua partecipazione attiva firmando questa petizione per sostenere la ricerca di giustizia per questa vittima innocente”. “Sollecitiamo il governo a rivedere e potenziare il codice penale in materia di reati contro gli animali – prosegue -. È fondamentale che la legge rifletta la gravità di tali crimini e che vengano implementate pene severe per coloro che commettono atti di crudeltà verso gli animali”.

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