“Così ha scoperto la leucemia”. Wanda Nara, il dramma della malattia dopo mesi di silenzio

Wanda Nara e la malattia, la rivelazione. “Il ballo non è il mio campo, per questo credo sia una sfida importante. Mi spaventa non essere all’altezza della persona che ho accanto”, con queste parole Wanda ha commentato la sua partecipazione al programma di Milly Carlucci dopo un periodo decisamente delicato in merito alle condizioni di salute che hanno richiesto molti spostamenti e analisi. Dopo mesi di silenzio, solo oggi una persona molto vicina a Wanda ha deciso di rompere il silenzio e tornare sul delicato argomento della malattia.

Le rivelazioni del miglior amico di Wanda Nara sulla malattia. Il miglior amico della moglie di Mauro Icardi ha deciso di rompere il silenzio sulle condizioni di salute di Wanda che solo negli scorsi giorni ha confessato: “Ho la leucemia, ora posso chiamarla con il suo nome”. Oggi decide di parlare Kenny Palacios, intervistato alla tv argentina.

Wanda Nara malattia migliore amico

Le rivelazioni del miglior amico di Wanda Nara sulla malattia: “L’ha scoperto così…”

“Lei aveva fatto un’analisi di routine prima di partire per l’Europa. I risultati sono andati male ed è stata ricoverata. Aspettava altri apprifondimenti quando la notizia è stata divulgata, hanno fatto trapelare tutto dalla clinica. Zaira, la sorella di Wanda, l’ha scoperto mentre era in viaggio e così anche i suoi figli”, sono state le parole di Kenny Palacios.

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Poi Kenny ha sottolineato: “I bambini hanno il telefono, leggono Internet e hanno chiesto cosa stesse succedendo. Quando ho parlato con Wanda non aveva ancora una diagnosi precisa. Stava aspettando il risultato finale per dare un nome alla malattia. Se mi metto nei suoi panni penso che deve essere davvero brutto che qualcuno dica cosa ti stia succedendo senza saperlo del tutto”.

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Di recente Wanda Nara, a proposito della malattia, ha ammesso nel corso della settimanale Oggi che ci sono persone decisamente terribili: “Esiste la gente cattiva, non puoi farci nulla. Ai miei cinque bambini sto insegnando a essere forti, voglio che crescano con la corazza che mi sono fatta io. Non ho mai ‘giocato’ con la malattia, soprattutto perché sono una mamma e so che le bugie ti tornano indietro, come i boomerang. Il problema è che se non ti vedono ‘inchiodata’ a un letto, in ospedale, moribonda, senza capelli, pensano che stai bene“.

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