Alessandro Orsini, l’annuncio arriva via social: “Me ne vado, ci pensavo da tempo”

Un messaggio sui social, così Alessandro Orsini ha annunciato la sua decisione. Netta e improvvisa anche per chi ha imparato a conoscere i modi del chiacchierato professore. Orsini, per chi non lo ricordasse, era finito al centro del dibattito pubblico subito dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina. Era stato tra i pochi esponenti del mondo accademico, e non, a non condannare l’attacco russo. Una posizione che gli era costata critiche feroci e anche, per un po’, l’allontanamento dalla tv.

Era stata Bianca Berlinguer a imporre alla Rai, in nome del pubblico servizio, la sua presenza a CartaBianca e lo stesso ha fatto ora con il nuovo programma su Mediaset. Proprio nel salotto di Bianca Orsini, pochi giorni fa, si è lasciato andare a delle considerazioni sul conflitto che sta martoriando il Medio Oriente. “Israele non può debellare il terrorismo e non può debellare Hamas”.

Alessandro Orsini sfogo social Mia carriera accademica distrutta

Alessandro Orsini, sfogo social: “Mia carriera accademica distrutta”

“Le caratteristiche di Gaza e del terrorismo in Palestina sono tali per cui Israele non ha questa possibilità. Il terrorismo non è nemmeno a Gaza o in Libano: è nei territori occupati, è lì che si riproduce a livello psicologico e cultural. Non dico che Israele non debba esistere, ma Israele si deve ritirare dai territori occupati: se li lascia, continuerà a esistere”.

Alessandro Orsini sfogo social Mia carriera accademica distrutta

Parole anticipatorie erano arrivate da Twitter, dove scriveva: “Lo sterminio di un popolo sarà sempre possibile fino a quando ci saranno persone come Netanyahu”. Critiche bipartisan sono piovute su Orsini costretto, ora, a prendere una decisione: “In Italia non ho più futuro né un progetto”, ha annunciato su Facebook. Come dire: è pronto ad andarsene.

Alessandro Orsini sfogo social Mia carriera accademica distrutta

Il post continuava così: “La mia carriera accademica è stata letteralmente distrutta. Vorrei rispondere a coloro che dicono che avrei detto le cose che ho detto sull’Ucraina e la Palestina per avere un ritorno personale invocando il mio licenziamento. In Italia non ho più un futuro e progetto la mia fuoriuscita dal mio amato Paese ormai da tempo, al momento opportuno, compatibilmente con i tempi legati ai bisogni della mia famiglia illuminata da un bimbo meraviglioso”.

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