Addio a Domenico De Masi, com’è morto il grande sociologo

Una bruttissima notizia ha travolto l’Italia in questa giornata di sabato 9 settembre. Domenico De Masi è morto a 85 anni e lascia un dolore enorme in tutti coloro che l’hanno apprezzato. I primi a dare la notizia sono stati i colleghi de Il Fatto Quotidiano, poi pian piano tutti gli organi di informazione hanno riportato le informazioni sulla dipartita del sociologo. E sono anche emerse le cause che lo hanno purtroppo condotto al decesso.

Domenico De Masi, morto nelle scorse ore, era anche Direttore della Scuola de Il Fatto Quotidiano. Classe 1938, originario di Roma, è stato insegnante emerito di Sociologia del lavoro alla prestigiosa università capitolina La Sapienza. Qui ha anche ricoperto l’importante incarico di preside di Scienze della Comunicazione. Si è sempre occupato di ‘sociologia del lavoro e delle organizzazioni, società postindustriale, sviluppo e al sottosviluppo, sistemi urbani, creatività, tempo libero, metodi e tecniche della ricerca sociale con particolare riguardo alle indagini previsionali’.

Domenico De Masi Morto

Come riferito dal sito Fanpage che ha parlato della scomparsa di Domenico De Masi, morto a Roma, ha scritto diversi libri e le sue ultime opere si intitolano La felicità negata, Lo Stato necessario e Smart working: La rivoluzione del lavoro intelligente. Questo quanto scritto nella sua biografia: “Ha viaggiato molto ma i centri principali del suo lavoro sono stati Milano, Sassari, Napoli e Roma. In Brasile, dove ha la cittadinanza onoraria di Rio de Janeiro, ha tenuto conferenze in quasi tutte le grandi città”.

Domenico De Masi Morto

De Masi si trovava a Ravello, nel salernitano, quando il 15 agosto scorso ha scoperto di avere un’improvvisa e micidiale malattia, così è stata definita da Fanpage. Si trattava di una patologia molto invasiva e lui si era recato all’ospedale Gemelli di Roma per avere le cure del caso. Ma i dottori, dopo i controlli e gli esami di rito, avevano capito che il suo quadro clinico fosse grave. Infatti, gli avevano detto che non avrebbe vissuto molto. E infatti si è spento meno di un mese dopo aver saputo di questo male. Repubblica ha anche ricordato che lui è stato uno degli ispiratori di diverse battaglie del Movimento Cinque Stelle, tra cui quella sul reddito di cittadinanza.

Per quanto riguarda la sua vita privata, De Masi è stato sposato due volte e ha avuto due figlie dalle seconde nozze. Una delle sue maggiori opere è stata la scuola triennale di specializzazione post-laurea S3.Studium. Nel ’95 è stato il fondatore della Società Italiana Telelavoro ed è anche stato diverse volte ospite di programmi tv.

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