“Pugnalata 56 volte”. La vip tratta in inganno per un lavoro e uccisa a coltellate: la scoperta choc

Una storia orribile che arriva dalla Germania, dove una influencer è stata adescata da una una sua sosia con l’offerta di un trattamento estetico e poi uccisa con 50 coltellate. Shahraban, origini irachene, separata, e il suo nuovo compagno Shequir K. di origini kosovare, entrambi 24 anni, sono accusati di aver ucciso la donna per un motivo choc.

I pubblici ministeri hanno detto che la coppia ha colpito il volto dell’influencer, esperta di make up, per evitare che potessero arrivare alla vera identità della donna. La beauty blogger algerina Khadidja O (nella foto) è stata pugnalata 50 volte nella città tedesca di Ingolstadt, il suo volto completamente sfigurato dal numero di coltellate.

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I pubblici ministeri hanno spiegato che la coppia di assassini ha contattato ragazze a caso sui social media che somigliavano abbastanza a Shahraban K. da convincere un medico legale.”Abbiamo accertato che la sospettata aveva deciso di nascondersi a causa di litigi interni alla famiglia”, ha detto giovedì ai media locali la procuratrice Veronika Grieser. “Voleva fingere la propria morte e iniziare una nuova vita.”

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Il 9 agosto dello scorso anno, gli assassini hanno inviato un messaggio alla loro vittima, Khadidja O, tramite i social media offrendole la possibilità di recitare in un video per il rapper tedesco Lune. La coppia – che ha chiamato il loro account falso “lunee.officiel” – le ha detto: “Non devi fare molto. Sarebbe fantastico sentire la tua opinione. Avrebbe luogo a Offenburg ma non devi dire niente finché non uscirà la canzone”.

Ma Khadija si è insospettita e ha inviato un messaggio all’account ufficiale della star che l’ha messa in guardia dalla truffa. Non contenti, i due hanno nuovamente contattato l’influencer per offrirle un trattamento di bellezza e dopo l’incontro è stata portata in un bosco e uccisa. “Hanno guidato verso Ingolstadt, ma hanno chiesto alla 23enne di scendere dall’auto in una foresta”, ha detto il procuratore. “È stata colpita alla testa almeno una volta e poi pugnalata 56 volte“. Ma l’inganno è durato poco perché l’autopsia ha rivelato la vera identità del cadavere. L’assassina ha inscenato la sua morte per sfuggire dalla sua famiglia con la quale aveva molti problemi.

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