“Per lui si può mettere male”. Il video delle corna alla festa, la rivincita di Cristina dopo lo choc

Lascia la sposa alla festa di fidanzamento, ora rischia grosso. Questa è la vicenda, per altro già raccontata ampiamente di Massimo Segre e Cristina Seymandi. In pratica non si parla d’altro da ieri: si tratta della coppia di Torino che è diventata celebre per il famoso video in cui il futuro sposo lascia la donna poco per “evidenti” tradimenti. Ora, secondo un famoso principe del foro, quel video potrebbe costar molto caro al banchiere torinese. Secondo l’avvocato Francesca Rissone, legale civilista dello studio Le Avvocate, esperte in casi di violenza di genere, in quel filmato c’è qualcosa che non va.

Per la Rissone, come riferisce a Repubblica, il filmato diventato virale è la prova di un reato ai danni della donna. Secondo il legale la divulgazione di un video mortificante e umiliante sui social, potrebbe fare scattare, dalla parte offesa, una valanga di denunce per diffamazione contro tutti coloro che hanno commentato Cristina Seymandi in maniera a dir poco vergognosa.

Lascia la sposa alla festa di fidanzamento, ora rischia grosso

Lascia la sposa alla festa di fidanzamento, ora rischia grosso

“Al massimo, se Seymandi vorrà, potrebbe querelare chi l’ha insultata su Facebook”, dice al quotidiano. Ora Massimo Segre, secondo l’avvocato, potrebbe rischiare una causa: “Visto che il video è stato pubblicato senza il consenso (immagino) di Seymandi, e visto che compare anche lei nel video, potrebbe esserci una violazione della privacy. Perché è stato reso pubblico un evento privato e per di più molto delicato”.

E ancora: “Un fatto intimo. Ma, attenzione, il risarcimento va chiesto a chi ha pubblicato o divulgato il video”. E a riguardo, proprio Cristina Seymandi commenta la faccenda così: “È stata una pagliacciata, le cose serie si risolvono in altro modo. Chiudere per sempre non posso, resta in piedi il lavoro e non posso permettermi di perderlo”.

“Vedrò se tutelarmi nelle sedi civili e penali”. Poi Cristina Seymandi parla del concetto di libertà individuale: “Non me la concede lui, è un mio diritto, inalienabile, di persona e di donna”. Poi dice a La Stampa: “A proposito di tradimenti, lui deve pensare a se stesso in primis. Da che pulpito viene la predica, la verità verrà fuori. E mi spiace forse più per lui che per me”.

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