BIMBA SCOMPARSA A FIRENZE, POCO FA L’ANNUNCIO DEL GIUDICE SUI GENITORI DI KATA: “HANNO NASCOSTO..”

Kata, la bimba di 5 anni di origini peruviane di cui si sono perse le tracce sabato 10 giugno pomeriggio, e la sua storia, che rappresenta per tutti un autentico giallo, continua a tenerci col fiato sospeso, dal momento che sono passati quasi due mesi  dalla sua scomparsa.

Quando la madre è rientrata da lavoro nello stabile, ex hotel Astor, in cui viveva con la sua bambina e il figlio maggiore, di 8 anni, non l’ha più trovata. E’ dallo stabile fiorentino di via Maragliano, ribattezzato dalla cronaca “il palazzo dei misteri”,  che il giallo di Kataleya Alvarez parte.

Più passa il tempo, più si teme, ovviamente, che possa esserle successo qualcosa di grave. Un caso che sta tenendo tutti, dagli inquirenti, agli italiani, sempre più in apprensione, dal momento che della bimba non sono state trovate tracce nel corso delle  maxi ispezioni effettuate passato al setaccio tutto lo stabile, in lungo e in largo, oltre alle zone limitrofe, persino nei cassonetti, nei tombini, nelle aree più irraggiungibili.

Sappiamo perfettamente che lo stabile, occupato abusivamente da 130 persone, è stato sgomberato per far si che si potesse procedere alle ricerche accurate di Kata ma  resta da capire chi l’ha portata via e come, poiché la pista del rapimento è quella, ad oggi, più accreditata dagli inquirenti che si stanno occupando di questo intricato caso.

Poco fa, è arrivato, come un fulmine a ciel sereno, un annuncio riguardante i genitori di Kata che ha fatto immediatamente il giro del web, lasciando tutti gli utenti e i lettori completamente senza parole. Vediamo insieme cosa sta accadendo nella seconda pagina del nostro articolo.

Nella giornata di ieri, come ormai noto, lo  zio materno di Kata è  finito in manette e la notizia ha lasciato tutti  gli italiani che stanno seguendo il caso senza parole.  Ora però è arrivato un altro annuncio, riguardante direttamente i genitori della bimba peruviana scomparsa dal 10 giugno.  Secondo quanto si apprende dagli inquirenti, avrebbero tenuto nascoste importanti informazioni sul caso di rapimento di loro figlia.  Ieri, nei confronti  di Miguel Angel Ramon Chicllo e Katherine Alvarez, i genitori della bimba, è stato preso un provvedimento davvero drastico ma vediamo con ordine.

Da Il Corriere della Sera,  apprendiamo che la pista, ad oggi, più accreditata per gli investigatori, dopo la perquisizione chiesta dai pm Christine Von Borries e Giuseppe Ledda nei confronti dei genitori della piccola Kata , è molto più nitida: sembra evidente che il rapimento della bimba peruviana sia legato ai conflitti tra gli ex occupanti dell’hotel Astor, legati, a loro volta, al racket degli affitti,  dato che venivano chiesti dai  600 ai 700 euro al mese per poter vivere in una stanza dello stabile.

Nel provvedimento emesso per la perquisizione,  vengono specificati i motivi per i quali è stata effettuata, dicendo che è “maturata all’interno dei rapporti conflittuali che sono sfociati in aspre contese nell’ambito dell’occupazione abusiva dell’hotel Astor”. Lo scenario è lampante: risse, litigi, pestaggi all’ordine del giorno, culminati, il 28 maggio scorso,  in un occupante lanciatosi dal balcone sito al secondo piano dell’edificio per sfuggire al pestaggio.   Gli inquirenti  parlano di “faide tra i parenti della famiglia Alvarez e gruppi di peruviani, ecuadoregni e romeni che occupavano l’hotel per il possesso e la gestione illecita delle stanze per le quali erano richieste”, dietro somme di denaro ingenti e percosse.

I cellulari dei genitori di Kata, proprio ieri,  sono stati sequestrati  per capire se ci siano informazioni utili a far luce sulla scomparsa  della bambina, spulciando tra mail, messaggi o chat che possano rivelarsi utili alle ricerche. Il dubbio, citato nello stesso decreto di perquisizione,  che attanaglia gli investigatori, è  che la mamma e il papà di Kata possano aver ricevuto da qualcuno importanti informazioni sul rapimento, preferendo non dire nulla negli interrogatori.

La mamma di Kata, senza alcun apparente motivo,  non ha fatto minimamente cenno ai pestaggi e  alle punizioni che ruotano attorno al racket degli affitti, senza dire niente riguardo a quanto accaduto solo alcuni giorni prima, ossia il  28 maggio, quando un occupante 30enne ecuadoregno, per salvarsi dalle sprangate di chi voleva cacciarlo dall’Astor, ha preferito lanciarsi dal balcone, uscendone miracolosamente vivo. Qual è il coinvolgimento dei  genitori di Kata in questa vicenda  che potrebbe aver portato al  rapimento della figlia per vendetta?

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