BAMBINA SCOMPARSA A FIRENZE, L’ANNUNCIO DEL CAPO DEI RIS: «KATALEYA ANCORA VIVA»

Continuano senza sosta le ricerche della piccola Cataleya Alvarez, la bambina di soli 5 anni scomparsa misteriosamente da Firenze nella giornata di sabato 10 giugno. Da quel momento carabinieri, Vigili del Fuoco e l’intera comunità peruviana (nazione di cui è originaria la bimba) la stanno cercando.

La madre è disperata, tanto da mettere in scena un gesto estremo ingerendo una piccola quantità di candeggina. La signora è stata trasportata quindi in ospedale dove è stata tenuta in osservazione. Il padre della bimba è uscito invece in questi giorni dal penitenziario in cui si trovava rinchiuso per scontare la pena di alcuni reati.

Anche lui quando ha saputo che la sua bimba fosse scomparsa ha tentato il gesto estremo nella casa circondariale. La bambina, che tutti chiamavano affettuosamente Kata è scomparsa dal quartiere Novoli di Firenze.

Kata, i punti oscuri sulla scomparsa della bimba e l'importanza di indagare  sui rapporti familiari

Al momento la bambina non è stata trovata. In un primo momento si pensava che la piccola si fosse allontanata volontariamente, ma con il passare delle ore si è capito che la piccola potrebbe essere stata presa da qualcuno. Gli inquirenti stanno cercando di capire chi possa aver preso con sé la piccola Kata.

Il papà della bambina è stato ascoltato in queste ore dagli investigatori, così come sono stati ascoltati dal pm anche i bambini che quel pomeriggio stavano giocando con la bambina. Si batte ogni pista per cercare di risolvere quello che al momento sembra davvero un autentico giallo.

Nella giornata di domenica 18 giugno si è svolta una maxi ispezione presso l’ex hotel Astor, dove gli inquirenti tra le altre cose hanno trovato una botola in giardino. Immediatamente la struttura è stata perquisita, ma non sarebbe stato trovato nulla di utile.

Gli inquirenti hanno cercato anche negli angoli più nascosti del palazzo che fino a qualche giorno fa ospitava un centinaio di persone che avevano occupato abusivamente gli alloggi dell’ex hotel. Tutti sono stati trasportati presso alcune strutture gestite dalla Caritas locale.

In questi giorni sono stati sentiti anche i genitori di Kata, e i bambini che quel giorno stavano giocando con lei nei momenti precedenti la scomparsa della piccola. La madre continua a fare appelli a chiunque abbia preso la bambina. L’ipotesi più accreditata è che la piccola sia stata rapita per una ritorsione forse contro la famiglia.

Lo sgombero dell’hotel della giornata di sabato 17 giugno è servito proprio per permettere agli inquirenti di eliminare parte della situazione di illegalità che si era formata nella struttura e per eseguire indagini più approfondite anche con metodi tecnologici. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo Gis e Ris.

Con la strumentazione adeguata gli inquirenti hanno setacciato palmo a palmo tutto l’edificio, e in alcuni cassonnetti dell’immondizia è stato trovato anche un cellulare che adesso sarà analizzato. Le speranze sono quelle di trovare tracce di Kata.

A tal proposito sono molto importanti le notizie arrivate poco fa dall’ex comandante del Ris dei carabinieri di Parma, Luciano Garofalo. Nella giornata di lunedì 19 giugno infatti continueranno le operazioni di controllo nell’immobile: interveranno anche due autospurghi per i pozzi neri. Garofalo è il consulente scelto dalla famiglia di Kata. Per Garofalo non sono esclusi esiti gravi della vicenda, ma secondo lui l’ultima parola non è ancora e non si esclude che “la bambina potrebbe essere ancora viva”. La Direzione Distrettuale Antimafia indaga per sequestro di persona a scopo di estorsione.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.