LILLI GRUBER, LA TREMENDA NOTIZIA È APPENA ARRIVATA

Lilli Gruber non ha certo bisogno di presentazioni, essendo uno dei volti storici del piccolo schermo e non solo. Indubbiamente una grande giornalista oltre che  scrittrice, nonché la prima donna che ha presentato un telegiornale in prima serata.

Una lunga carriera, la sua, da cui si e evince tutta la sua professionalità e la dedizione per una professione non certo facile, che l’ha esposta s svariati rischi. Chi ha sempre seguito la Gruber, ricorderà perfettamente che dal 1988 è stata inviata per la Rai sui fronti di guerra e ha seguito i grandi eventi dello scenario internazionale.

Non solo giornalismo ma anche politica nella sua vita, essendo stata parlamentare europea dal 2004 al 2008. Oggi la vediamo alla condizione di Otto e mezzo su La7, programma di approfondimento quotidiano condotto da Lilli Gruber con ospiti in studio e l’editoriale di Paolo Pagliaro.

Otto e mezzo si propone come un approfondimento su politica e società. In ogni puntata, agli ospiti vengono sottoposte diverse domande su argomenti di attualità, di cultura, di economia, di etica e sulle principali notizie del giorno.

Eppure poco fa è arrivata una tremenda notizia riguardante proprio la bravissima Lilli Gruber.

Lilli Gruber, ogni sera, è al timone Otto e mezzo su La7; un talk show seguitissimo dai telespettatori che vengono costantemente aggiornati su tematiche di scottante attualità. Eppure la giornalista rischia grosso e il motivo è racchiuso negli orecchini di un noto marchio di gioielli che indossa abitualmente durante le puntate del suo programma. Secondo quanto trapelato a mezzo stampa, l’Ordine dei giornalisti si starebbe già muovendo nei suoi confronti e l’accusa in ballo è pesantissima, in quanto Lilli potrebbe essere colpita da sanzioni per pubblicità occulta, espressamente vietata.

La vicenda è finita addirittura a Striscia la Notizia e a pronunciarsi è stato Carlo Bartoli, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti che ha espressamente condannato questa bella mostra di orecchini marchiati, perpetrata per anni, tuonando: “Io non lo avrei fatto. Andando in video non mostrerei nessun logo di brand. Il nostro è un lavoro che necessita della fiducia dei cittadini e per averla non si può essere a libro paga di aziende”.

Bartoli ha citato, nel corso dell’intervista ai microfoni di Striscia la Notizia una regola molto importante che nessun giornalista dovrebbe disattendere: il divieto di pubblicità, meno che mai occulta.

Il Testo unico dei doveri del giornalista, che ogni professionista iscritto all’Ordine è tenuto a seguire, dice apertamente, senza mezzi termini che un giornalista non può prestare il nome, la voce, l’immagine per iniziative pubblicitarie. È possibile fare pubblicità a fini sociali, umanitari, culturali, religiosi, artistici e sindacali, ma solo a titolo gratuito e previa comunicazione scritta all’Ordine di appartenenza.

L’Ordine dei giornalisti ha sanzionato, o addirittura sospeso, colleghi che non hanno rispettato queste regole, Questo è quello che Bartoli ha voluto precisare nel corso dell’intervista in quanto i giornalisti che non rispettano le regole devono rispondere dinnanzi ai consigli di disciplina. “Quindi se verrà considerato che questi gioielli nel modo in cui sono stati esposti configurano una sorta di pubblicità occulta, Gruber sarà sanzionata, o addirittura sospesa, come è successo a molti altri”, ha chiosato Bartoli.

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