DENISE PIPITONE, IL FRATELLO ROMPE IL SILENZIO PER LA PRIMA VOLTA

Come il tempo scandito da una clessidra, anche il tempo dei genitori degli scomparsi scorre inesorabile. Della piccola Denise Pipitonescomparsa da Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, si sono perse le tracce dal 1 settembre 2004. Da allora non sappiamo che fine abbia fatto. Dov’è finita questa splendida bambina che oggi sarebbe una bellissima ragazza?

Denise Pipitone, figlia di Piera Maggio e Pietro Pulizzi, è stata vista per l’ultima volta da zia Giacoma, sorella di Piera, sul marciapiede vicino casa della nonna materna, intenta a cucinare. Mamma Piera, in quel frangente, stava seguendo un corso di informatica e venne avvertita della scomparsa della piccola, che non aveva ancora compiuto 4 anni, alle 12:30 del 1 settembre 2004.

Cosa è accaduto a Denise, questa bellissima bimba dagli occhietti birbantelli, vivaci, che adorava cantare “Palloncino blu”? Nonostante le ricerche scattate immediatamente, in cui tutti contribuirono a cercare la bambina, nessuno più, da allora, ha saputo nulla. Quel che ci è dato conoscere di lei, è solo quello che mamma Piera, con la sua tenacia, la sua combattività, la voglia di giustizia e verità, ci ha fatto sapere.

Le indagini sono state piuttosto contorte, per via di continui cambi di rotta, di improvvisi ribaltamenti delle ipotesi che, fino ad un certo punto, gli inquirenti hanno portato avanti, segreti, testimonianze, avvistamenti fasulli.

Tantissimi gli appelli che mamma Piera, ha rivolto, specie nel corso della trasmissione Chi l’ha visto?, affinché chi sapesse qualcosa della sua Denise, parlasse ma ad oggi quello della scomparsa di Denise continua ad essere un giallo.

Piera Maggio, come ormai noto a chi ha a cuore la vicenda, ha scritto un libro, intitolato “Denise – Per te, con tutte le mie forze”, disponibile in edicola da ormai diversi giorni, edito da Piemme. In esso è contenuta la postfazione del fratellastro della piccola scomparsa, Kevin, primogenito della Maggio che, assieme alla moglie Brigitte, l’ha resa nonna di Dayana. 

La vita toglie molto, ma riesce sempre a sorprendere, regalando spiragli di gioia anche nei momenti più drammatici. Nel libro Piera racconta la sua verità, divisa in pre e post rapimento di Denise che. alla data della scomparsa, non aveva ancora compiuto 4 anni.  Piera Maggio è una donna forte, che ha dovuto lottare contro pregiudizi e dicerie, attanagliata da un unico interrogativo: quello relativo a dove si trovi oggi la sua bambina. Nonostante lo scorrere del tempo, la donna torna sempre a quella mattina e alla sera che l’ha preceduta.

Da quando hanno sequestrato Denise, io mi sono sentita spesso un numero. Mia figlia era un numero. Nelle aule di tribunale eravamo nessuno, un puntino in mezzo a un oceano. Una statistica. Lottare contro l’oblio per me significa impegnarsi sempre a dare un volto, un nome e un’identità a questo numero”. Queste le esatte parole contenute nel libro, in cui vengono fatti due nomi: Anna Corona, ex moglie di Piero Pulizzi, mai rinviata a giudizio; e Jessica Pulizzi, la primogenita del marito Piero, assolta in tre gradi di giudizio per insufficienza di prove.

Un libro che ripercorre tutte le segnalazioni più forti, dalla russa Olesya, rivelatasi un flop, a quella su cui, all’epoca occorreva soffermarsi: la segnalazione della guardia giurata Felice Grieco che, con il suo telefonino riprese Danas, una bimba in una famiglia presumibilmente rom, molto somigliante a Denis.

Ciò che più colpisce i lettori è l’introduzione di Kevin Pipitone, che mamma Piera ha sempre voluto salvaguardare dal clamore mediatico e che, oggi, ha scelto di parlare. Marito e padre, Kevin ha dichiarato : “Mi sforzo di ricordare, mi sforzo e allora affiorano dei dettagli di Denise, episodi che all’improvviso sono chiari nella mia mente”. 

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