PERCEPIVA IL REDDITO DI CITTADINANZA, NONOSTANTE I NUMEROSI BENI

Sin dalla campagna elettorale il nuovo governo di Giorgia Meloni ha avuto le idee ben chiare sul Reddito di cittadinanza. Questa forma di assistenzialismo, rivolta alle fasce più deboli della popolazione, non è ben vista dalla destra italiana, che spinge invece per gli investimenti nel mondo del lavoro.

Per questo motivo, la manovra economica approvata alla fine del 2022 ha portato ad un incisiva stretta sul Reddito, che si prevede scompaia quasi definitivamente nei prossimi anni. Il discusso sussidio sarà ripensato nell’ottica che a beneficiarne dovrà essere soprattutto chi, per motivi seri come la disabilità, non può essere considerato occupabile.

A partire da quest’anno il Reddito di cittadinanza affronterà una transizione che lo porterà ad essere erogato unicamente alle famiglie con figli, disabili a carico e gli ultra sessantenni. Chi è, invece, considerato occupabile dovrà rimboccarsi le maniche e cercare necessariamente un’occupazione, nonostante la crisi economica ed un mercato del lavoro sempre più alle strette.

Una delle argomentazioni principali a sostegno di un drastico ridimensionamento del sussidio è stato il fenomeno piuttosto diffuso dei ‘furbetti del reddito’. In troppi ne hanno beneficiato illecitamente, pur non disponendo affatto di quei requisiti fondamentali per poterne fare domanda.

Nei casi più estremi, il Reddito è finito nelle mani di cittadini benestanti beccati dalla Guardia di Finanza con beni di lusso. Proprio in queste ore è venuto alla luce un ennesimo clamoroso caso del genere. Si parla addirittura di gente che ormeggiava barche di lusso presso il porto: ecco nei dettagli l’accaduto.

SCOPERTO UN ALTRO FURBETTO

In questi ultimi anni, le forze dell’ordine hanno effettuato oltre 3.800 controlli in mare per acquisire informazioni utili per poi incrociarle con i dati Inps e verificare l’eventuale illecita percezione del reddito di cittadinanza. I risultati di questa operazione sono stati notevoli e sono venuti alla luce proprio in questi giorni: una decina di persone ha percepito il reddito di cittadinanza nonostante ormeggiassero al porto delle barche a vela.

Sino ad ora erano riusciti a farla franca grazie a false audodichiarazioni, ma il lavoro certosino della Guardia di finanza che in questi mesi ha ispezionato i porti di Anzio e Nettuno, ha individuato ben 13 persone che hanno percepito illecitamente dallo stato decine di migliaia di euro.

Il caso più clamoroso, e l’ultimo in ordine di tempo, è quello di un illecito percettore che disponeva di un’imbarcazione intestata ad una società di cui risultava essere amministratore unico.

Peccato, però, aver omesso, come è emerso dalle indagini, che fosse anche amministratore in carica di 7 società, di possedere oltre 100 mila euro di partecipazioni societarie e, infine, di vantare un patrimonio immobiliare per un valore di 160 mila euro.

La barca a vela era solo la punta dell’iceberg di un patrimonio immenso, tutt’altro che in linea con i requisiti stringenti per poter accedere alla percezione del Reddito di cittadinanza. Ad ogni modo le forze dell’ordine hanno subito proceduto a segnalare i 13 ‘furbetti‘ all’autorità giudiziaria e all’Inps per interrompere l’erogazione del sussidio ed avviare le pratiche per recuperare l’illecito bottino.

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