Frana al cimitero, decine di bare nel torrente. Vigili del fuoco e polizia sul posto

Choc a Sant’Agata de’ Goti, comune in provincia di Benevento, un’ala del cimitero è crollata a causa delle violente precipitazioni delle ore scorse. È successo nella tarda mattinata di oggi, giovedì 19 gennaio. A quanto si apprenda una ventina di bare e circa 80 urne sono finite nel torrente che costeggia il cimitero. Sul posto vigili del fuoco e forze dell’ordine. Subito dopo il crollo sono arrivate le parole del sindaco Salvatore Riccio.


“Quell’ala del cimitero franata – commenta – insisteva su un torrente ‘a secco’ che con le abbondanti piogge delle ultime ore è tornato a colmarsi di acqua che probabilmente hanno causato il cedimento”. Dura la reazione delle famiglie coinvolte nel crollo. Spiega a Tgcom24 l’avvocato Alessandro della Ratta: “Entro la serata presenterò una querela contro tecnici e amministratori del Comune per crollo e disastro doloso”.

Leggi anche: “Mi ha rubato tutti i soldi!”. Rita Dalla Chiesa derubata al cimitero, il racconto choc

Sant'Agata de' Goti crollo cimitero

Sant’Agata de’ Goti, crolla ala del cimitero: bare e urne nel torrente


“L’Amministrazione – aggiunge il legale a Tgcom24 – era consapevole del crollo: le lesioni erano evidenti, sono state denunciate dalla stampa locale, ci sono state interrogazioni dei gruppi consigliari dell’opposizione, sollecitazioni da singoli cittadini e ad aprile 2022 era stata firmata un’ordinanza di imminente pericolo di crollo, ma nulla è stato fatto”.

Sant'Agata de' Goti crollo cimitero

“Ora presenterò querela e con i famigliari auspico che si proceda al recupero celere di bare e salme. Tra quelle bare c’è anche quella di mio padre”, conclude il legale a Tgcom24. Una storia che ricorda terribilmente da vicino quella del cimitero di Camogli (Genova) a febbraio 2021. Un crollo improvviso, pare a cause delle violente mareggiate, fece scivolare centinaia di bare in mare.

Sant'Agata de' Goti crollo cimitero


I defunti finiti in mare o sulle rocce furono 415. Vennero recuperati 365, 57 dei quali senza nome. Nell’opera pietosa sono stati impegnati rocciatori e sommozzatori. Un boato accompagnò il crollo e in poco tempo il mare verde smeraldo divenne di color marrone. Lo sbriciolamento della falesia si portò via 227 salme, 168 ossari e 20 cassette con le ceneri.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.